PUNTO TATTICO • Milan da horror: dalla difesa a 4 a quella a 3, ma il risultato non cambia

L’incubo rossonero sembra non aver mai fine e si ripresenta, dopo appena quattro giorni, nello stesso luogo, ovvero San Siro. Nella cupa notte europea il Milan cade sotto i colpi del Betis Siviglia, senza mai reagire.

SQUADRA STANCA E PRESTAZIONE DA HORROR – Alla terza uscita stagionale Gattuso si presenta con un leggero turnover. Tuttavia senza rinunciare ai soliti Romagnoli, Biglia, Bonaventura e Higuain. Ma la prestazione, fin dai primi minuti, è da horror. Il possesso palla e l’aggressività che aveva contraddistinto la formazione di Rino nelle prime uscite è un lontano ricordo. Le incursioni dei terzini, l’inserimento dei centrocampisti e l’imprevidibilitá delle ali, caratteristiche che questo Milan non dimostra più di avere. E allora spazio al solito svarione difensivo con Romagnoli e Reina che regalano il vantaggio al Betis. Il primo tempo si conclude con un altro dato pietoso: il numero zero accanto ai tiri in porta del Milan con Higuain che tocca solo 3-4 volte la sfera.

CASTILLEJO, LA DIFESA A TRE E LE DUE PUNTE – Nella ripresa Gattuso cambia tutto con gli ingressi di Castillejo e Cutrone e con un “quasi” passaggio alla difesa a tre. Tuttavia affinché la sveglia rossonera suoni ci vuole il raddoppio del Betis. La reazione della formazione di Gattuso ha in Castillejo l’uomo copertina. Lo spagnolo prima colpisce un palo, poi serve a Cutrone l’assist per il 2 a 1. Dal punto di vista tattico questa non può essere che la più brutta partita del Milan gattusiano. Ecco perché, in vista della Sampdoria, l’ex allenatore della Primavera potrebbe stravolgere tutto, passando al 4-4-2.

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