Spara, spara, sparami amore: Piątek distrugge il Napoli, è semifinale di Coppa

di Matteo Occhiuto – Basterebbe parafrasare il ritornello della celebre “Spaccacuore”, cantata dalla tifosa milanista Laura Pausini, per descrivere al meglio il quarto di Finale di Coppa Italia fra Milan e Napoli. La sensazione, infatti, è che l’esultanza della pistola di tale Piątek Krzysztof, rischia di diventare must imprescindibile per la compagine di Gattuso. Che, ringrazia il suo nuovo bomber polacco, batte il maestro Ancelotti e vola in semifinale.

LA PRIMA DEL PISTOLERO – Cambiano, sia Rino che Carlo, rispetto alle formazioni con cui si sono affrontati novantasei ore prima. Nel Napoli ci sono ancora Insigne e Milik, non Mertens e Callejon, in panchina. Ma, a San Siro, la scena è tutta per Krzysztof Piątek, titolare nel tridente gattusiano insieme a Borini e Castillejo. Ancora dal primo minuto anche Paquetá, turno di riposo per Calabria e Rodriguez, rimpiazzati da Abate e Laxalt.

HIGUA-CHI? – Primo giro del pallone affidato al 19, che griffa anche la prima vera occasione da gol del match, dopo appena seicento secondi, Paquetá crossa per Kessié, sponda dell’ivoriano e conclusione al volo del polacco che si spegne, fra gli applausi di un entusiasta San Siro, sui ledwall. Sono, semplicemente, prove tecniche.

Passano appena altri seicento secondi, Laxalt fa partire un lancio lungo apparentemente innocuo. Maksimovic, però, la combina grossa, facendosi scavalcare dal pallone e da Piątek che si invola e non perdona. Piattone destro, Meret impotente e primo gol – all’esordio da titolare – di Robocop. Impattisce San Siro, spara di gioia Krys, vantaggio rossonero.

DEVASTANTE – Il Napoli prova, lentamente, a reagire ed é Insigne il più vivace della banda Ancelotti: dieci minuti dopo l’1-0, il 24 azzurro si infila fra Abate e Musaccho, tentando di beffare Donnarumma con un destro a giro che, però, non sorprende il 99. I partenopei tengono il pallone, ma senza riuscire ad affondare: tiene bene il muro di Gattuso, già indenne nel match di campionato.

È, però, sempre Piątek a far vibrare San Siro. Azione apparentemente innocua di Paquetá, che serve in profonditá l’ex Genoa. Il 19 si muove bene in area, partendo da sinistra e liberandosi della marcatura non proprio leggera di Koulibaly, e scarica un destro terrificante che si spegne nella rete della porta campana. È il 2-0 del Milan, doppietta di un acquisto apparentemente destinato a fare impazzire il popolo rossonero. il primo tempo si chiude senza ulteriori sussulti, anche per via del possesso sterile operato dal Napoli: a fine primo tempo il possesso palla si attesta sul 60-40 per gli azzurri, ma è doppio vantaggio Milan. È il 19 che fa la differenza.

RIPRESA – Ancelotti, al rientro dagli spogliatoi, cerca di rimediare ad un risultato che lo eliminerebbe dalla Coppa Italia: dentro prima Ounas e poi Mertens, in luogo di Allan e Diawara, col il passaggio ad un 4-2-4 molto simile a quello visto 4 giorni fa in Serie A. Ma, in avvio di ripresa, il sussulto arriva da calcio piazzato, con un corner battuto dagli ospiti che si trasforma in un mischione che per poco non fa carambolare il pallone oltre Donnarumma.

L’ingresso dei due esterni, dunque, non inficia su un match che la difesa del Milan interpreta in maniera magistrale: Insigne da sfogo al possesso palla ospite con un paio di conclusioni dalla lunga distanza, senza però impensierire minimamente Donnarumma. Il tempo, dunque, scorre fino in fondo senza che i 22mila di San Siro vivano particolari emozioni, fatta eccezione per la standing ovation che viene dedicata al Man of the Match, sostituito al 79esimo da Patrick Cutrone.

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