Milan spento, l’Inter non muore mai: 2-3 a San Siro, i nerazzurri si riprendono il terzo posto

Gattuso aveva allarmato tutti nella conferenza stampa della vigilia. “Nel derby non ci sono favoriti, sento dire che l’Inter è morta, ma non è così”. E purtroppo alla fine dei 96’ minuti giocati il risultato dà ragione a Spalletti e alla sua banda. I nerazzurri giocano meglio, sono più cinici e passano 3-2, scavalcando il Milan in classifica. Una vittoria come meglio non poteva essere dopo la bruciante sconfitta di Europa League contro l’Eintracht Francoforte. Non bastano Bakayoko e Mustacchio. Ora la trasferta di Genova contro la Sampdoria, per difendere il quarto posto che vuol dire Champions League.

Il modulo

Non cambia Gattuso, che si affida alla formazione che finora gli ha dato i risultati più buoni: un 4-3-3 con davanti il trio Suso-Piatek-Calhanoglu. Stesso modulo per Spalletti, che schiera Gagliardini-Brozovic-Vecino a centrocampo e in attacco il trio Perisic-Lautaro Martinez-Politano.

Subito Vecino, Milan in difficoltà

I rossoneri provano subito a far loro il match, ma alla prima azione utile è subito l’Inter a passare in vantaggio. Perisic crossa, Donnarumma non esce e così Lautaro può servire un’ottima sponda a Vecino che deve solo mettere dentro. È il gol più veloce in un derby dal 2011, quando Pato fece 1-0 dopo soli 43 secondi. Lo svantaggio ‘a freddo’ frena molto i rossoneri, che faticano a costruire azioni e hanno in Calhanoglu l’unico interprete in grado di sbattersi per cercare qualcosa. Ancora Vecino (17’) potrebbe fare 0-2, ma Donnarumma è attento a dire di no dopo una respinta corta di Calabria su cross di D’Ambrosio. Al 24’ è quindi Calhanoglu a provarci da fuori area con un tiro insidioso, costringendo Handanovic a intervenire a due tempi. I nerazzurri gestiscono meglio il possesso, mentre la squadra di Gattuso tenta di attaccare in contropiede. L’ultima occasione del primo tempo è ancora di Vecino che, al 44’, avanza solo centralmente ma non centra la porta.

Girandola di gol, l’Inter scavalca il Milan in classifica

Anche i primi minuti della ripresa per il Milan sono letali e De Vrij fa 0-2 dopo solo sei minuti. Da calcio d’angolo corto, Politano crossa a giro per la testa del difensore, che di testa batte Donnarumma alla sua sinistra. Il gol non uccide del tutto i rossoneri, che al 57’ accorciano con Bakayoko. Da punizione, Calhanoglu crossa dai 35 metri per la testa dell’ex Chelsea che in torsione, in un movimento simile a quello di De Vrij, mette la palla alla sinistra di Handanovic. Le emozioni si susseguono con il passare dei minuti e al 66’ Guida fischia rigore per l’Inter: dopo un accntramento, Politano è toccato da Castillejo e cade in area. Lautaro tira centrale, alla destra di Donnarumma, e fa 1-3. Nemmeno il tempo di ripartire e Musacchio, al 71’, fa 2-3 da calcio d’angolo: D’Ambrosio devia verso Handanovic e rischia l’autorete, l’argentino in tap-in mette dentro. L’occasione per il pari arriva all’86’: Calhanoglu tocca in profondità per Cutrone, Handanovic arriva prima ma non trattiene e così è De Vrij, provvidenziale, a salvare su Piatek. Nel finale, Conti (subentrato a Kessié) è espulso da Guida, ma dopo aver consultato il Var l’arbitro tira fuori il cartellino giallo. A essere espulso per protesta è Spalletti prima dei sei minuti di recupero finali. Al 92’ San Siro si dispera per il miracolo di Handanovic su colpo di testa di Castillejo, che poteva valere il pari. L’ultima colossale occasione capita sui piedi di Calabria, che in area al volo calcia in porta e trova la deviazione di D’Ambrosio a pochi passi dalla linea. L’Inter è in paradiso, il Diavolo, anche stavolta, è all’inferno.

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