Milan, terzo posto conquistato. Ipotesi turn-over per blindare la Champions

Il Milan è al terzo posto. Il sorpasso è avvenuto, con l’Inter che per ora segue il Milan, ad un punto di distanza. Qualcosa tra i rossoneri non sta funzionando. Nessun problema fisico, assicura Gattuso: si tratta di un’ involuzione tecnica, un problema mentale. Il Diavolo bello da vedere, divertente, convincente e frizzante non esiste più. O meglio, forse non si vede più. Cos’è cambiato?

PROBLEMA DA RISOLVERE – Gambe spesso bloccate, giocate non riuscite, troppi errori in fase di impostazione, pasticci tecnici anche banali. Il terzo posto c’è, si sente e si rivede. Ciò che non si vede più è il Diavolo convincente e decisivo. Sabato prossimo il Milan affronterà il Chievo a Verona: la gara forse più insidiosa delle ultime apparizioni dei rossoneri. Il Milan, al terzo posto, proverà a ritrovare il bel gioco, maturando risultati utili come frutto di organizzazione, corsa e tecnica. Il percorso che porta alla Champions League è ricco di insidie e pericoli, pronti a frenare la corsa dei rossoneri.

UNA SOLUZIONE? – Un mini turn-over in casa Milan potrebbe risultare la soluzione più valida. Sabato prossimo, Rodriguez non sarà della gara a causa della squalifica rimediata in seguito ad una somma di ammonizioni maturate nelle precedenti gare di Serie A. Gattuso non ama i cambiamenti, l’abbiamo capito. La sua squadra aveva trovato la quadra perfetta e per questo il cambiamento ha sempre spaventato il mister. Ora però la situazione è cambiata: tra giocatori in debito d’ossigeno e una panchina ricca di alternative, è giunto il momento di concedere del riposo salutare agli intoccabili. Tra le alternative, potrebbe toccare finalmente a Lucas Biglia, centrocampista fondamentale al centro del gioco rossonero prima del grave infortunio di qualche mese fa. Potrebbe giocare anche Castillejo, che dalla panchina – quando chiamato in causa – ha sempre risposto presente con squilli imponenti e un gioco ordinato e frizzante. Si scaldano anche Borini e Cutrone, pronto e deciso a mettere in discussione la titolarità del compagno Piatek. Insomma, caro Rino, le alternative non mancano: per blindare la Champions servono alternative.

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