Il Diavolo si rianima. Ma è anche la vittoria di Gattuso

Valeva come una finale, uno spareggio a sei giornate dalla fine che ammetteva un solo risultato: la vittoria. L’ennesimo passo falso avrebbe relegato il Milan fuori dalla zona Champions e con enormi pressioni in divenire. Invece, il Milan si tiene stretto il quarto posto, che – in pieno stile Gattuso – difenderà con gli artigli fino alla fine. Appunto, ieri il mister ha ritrovato la sua squadra: solida, cinica ed efficace. Il Milan che aveva raccolto poco e nulla negli scontri diretti lancia un messaggio di riscatto.

DIAMO A GATTUSO QUEL CHE E’ DI GATTUSO- Dopo il misero punto nelle ultime quattro gare, era finito soprattutto lui nel mirino della critica. E Gattuso ha risposto alla grande. Inutile rimarcare come un altro errore avrebbe pesato ineluttabilmente sul suo destino. Invece, la vittoria di ieri è anche e soprattutto farina del suo sacco. Ieri Rino ha mostrato un’altra sua caratteristica nel processo di maturazione: la resilienza. Due infortuni avrebbero tagliate le gambe a chiunque, invece dalle vicissitudini è riuscito ad emergere. Rino ha elaborato un 3-4-2-1 con Borini e Laxalt larghi, posizionando Suso e Calha più vicini a Piatek. A coprire meglio il campo ed ingabbiare la Lazio. Dopo aver sofferto nella prima frazione di gioco, il Milan ha concesso poco nella ripresa e di forza si è preso i 3 punti e lo scatto Champions. Oltre alla vittoria in una partita di spessore che mancava da tempo e porta morale.

LAZIO ELIMINATA?- La vittoria di ieri vale doppio perché ottenuta contro una diretta concorrente, oltre a permettere di salvare il quarto posto dalle accorrenti Roma e Atalanta. Come in una partita ad eliminazione diretta, la Lazio potrebbe trovarsi fuori dai giochi (a sei giornate dalla fine) dalla corsa Champions, poiché anche se vincesse il recupero contro l’Udinese si ritroverebbe a 3 punti dal Milan, ma in virtù degli scontri diretti sfavorevoli dovrebbe fare un punto in più dei rossoneri per scavalcarli. Le sorprese non si possono escludere, ma la missione per i biancocelesti si fa sempre più dura.

CADUTA DI STILE- L’unica macchia di una serata magica con San Siro pieno e il Milan vittorioso arriva nel post gara, ovvero quando Kessie e Bakayoko hanno mostrato alla curva la maglia di Acerbi come fosse uno scalpo di guerra. Nonostante le schermaglie social che hanno contraddistinto la settimana pre Milan-Lazio, il siparietto era evitabile. Perché non rientra nello stile Milan. E lo sa bene anche Gattuso che li ha bacchettati entrambi: “Bisogna chiedere scusa, queste cose non si fanno“. Kessie è poi recidivo: dopo la lite con Biglia, la multa comminata, ci è cascato di nuovo: il conto arriverà a fine anno con la cessione?

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