Milan: bisogna ritrovare i valori, la Champions non è un’utopia

I cinque punti in sette gare disputate hanno fatto sprofondare il Milan al settimo posto, con l’Atalanta ora quarta davanti a Roma e Torino. Ieri, come riporta la Gazzetta dello Sport, in occasione della presentazione del libro di Alberto Costa, “Da Calciopoli ai Pink Floyd“, ha parlato Gennaro Gattuso, riportando alcuni scenari interessanti del suo passato, quando giocava in maglia rossonera, in modo particolare sul ritiro di Malta: “Le cose andavano tutte male nella pausa invernale del 2007, quindi ci portarono a Malta. Si gelava, eravamo arrabbiati, ma è lì che vincemmo la Champions, facendo notte a cantare e giocare con Ancelotti. Nacque il gruppo. Lo facessi oggi, mi caccerebbero. Oggi, finito di pranzare, si alzano tutti dal tavolo e girano uno per conto proprio. Non esiste vera unione. L’amicizia e gruppo sono le basi per formare una grande squadra. Anche sull’affiatamento e impegno… sono cambiate molte cose: prima gente come Maldini, che pur di non saltare un allenamento, ingoiava due Aulin, ora queste cose non esistono più, bisogna ritrovarle. Si diventa campioni con regole e coerenza” – lo appoggiano tutti gli altri grandi ospiti da Capello a Zaccheroni, da Ancelotti a Galliani, da Prandelli a Marotta e Malesani. La speranza Champions non è un’utopia, serve ritrovare coraggio, coesione, mentalità, sacrificio e soprattutto la serenità, cosa che per diversi tratti è mancata: non basta averla solamente quando si vince, occorre tenerla stretta anche nei momenti di difficoltà e in questo caso tenere saldo il gruppo. Il quarto posto è lì, a meno tre lunghezze, non è lontano basta solo a riaccendere la luce, crederci, ritrovando i valori persi in queste ultime sfide.

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