Scaroni: “Siamo un po’ delusi. Nel budget di quest’anno non c’era la Champions”

Il presidente del Milan, Paolo Scaroni è intervenuto questa mattina a Radio Anch’io Sport e ha fatto il punto sul momento dei rossoneri. Ecco le sue parole.

Sul momento: “E’ un po’ così, credo che anche su questo campo dobbiamo copiare dall’Inghilterra che è parecchio avanti all’Italia e anche nella lotta senza quartiere al razzismo lo è. Ci sono episodi in cui si va a caccia di chi manifesta razzismo anche fuori dagli stadi, mentre noi abbiamo un atteggiamento un po’ passivo in cui solo quando i fenomeni sono veramente vistosi si interviene. Così non ce la faremo mai”.

Sul razzismo: “Fermare o non fermare la partita non è un terreno su cui mi voglio muovere, sono decisioni che prendono l’arbitro e il responsabile dell’ordine pubblico. Ci sono state però, documentate da un filmato, 32 esibizioni di cori razzisti allo stadio con tanto di “bananoni” in Milan-Lazio. Il fenomeno lo si poteva vedere, come si capisce dal filmato che abbiamo mandato a Coni, Figc e Lega. Questa partita era stata preceduta da un episodio fortunatamente chiuso tra Milan e Lazio, che i preposti al tema potessero essere particolarmente vigili rispetto ai fenomeni di razzismo era cosa abbastanza ovvia. Potevamo aspettarcelo e approfittare dell’occasione per reprimere il fenomeno, non dico fermando la partita ma sospendendola almeno”.

Sulla posizione del Milan: “Il Milan si muove da sempre con chiari messaggi, la nostra tifoseria è assente da questi fenomeni, non ne ha mai avuti in epoche recenti. Abbiamo l’opinione che questo messaggio del razzismo sia stato ricevuto” .

Sullo stadio: “Non ne farei un fatto di stadio di proprietà o meno, certo uno stadio in cui si può controllare meglio le tifoserie è uno stadio in cui si può reprimere con maggiore celerità, ma non ne farei un fatto di stadio di proprietà o meno”.

Ancora sul razzismo: “Il regolamento Uefa, a cui siamo soggetti, al punto 5 dice che bisogna sradicare il razzismo dal calcio. E’ un obiettivo strategico dell’Uefa. Questo si ottiene essendo tutti attivi sul tema: giocatori, squadre, club, responsabili dell’ordine pubblico, arbitro. Dobbiamo capire che è un obiettivo primario. Vogliamo eliminarlo per sempre”.

Su Torino-Milan: “Ho visto la partita ieri, il Milan non gioca a buoni livelli da un paio di mesi. Abbiamo avuto un calo di forma. L’obiettivo Champions si è allontanato ma non abbassiamo le braccia“.

Sulla Champions: “C’è un impatto economico che sarebbe evidente e immediato se non dovessimo qualificarci. Allontanerebbe un po’ il rimettere il Milan dove vogliamo riportarlo. Il nostro è un progetto a medio-lungo termine, nel budget di quest’anno non c’era la Champions, sarebbe stata per noi una sorpresa positiva. Poi due mesi fa ci avevamo un po’ fatti la bocca. Siamo un po’ delusi, ma continueremo a lottare”.

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