Futuro? Decisione presa: sarà un Milan giovane, i dettagli

I limiti del Fair Play Finanziario condizionano il mercato in entrata del Milan. Per questo motivo, come riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, il club rossonero punterà su un marchio giovane, under 25.

IL RESECONTO DELLO SCOUT

In Italia si osservano da tempo i talenti Orsolini del Bologna e Sensi del Sassuolo. Il primo vale 20 milioni di euro e in questo caso essendo di proprietà della Juventus, bisognerà poi trattare con il club bianconero. Il secondo è cresciuto molto tra le file neroverdi e in tre anni è diventato regista e titolare indiscusso con il Sassuolo. Il suo cartellino si aggira intorno a 15 milioni di euro.

All’estero, il profilo di Saint Maximin sarebbe quello più palpabile: il talento del Nizza già la scorsa sessione invernale, ha ammesso di voler approdare a Milanello, contento dell’interessamento del Diavolo e pronto per il salto di qualità. Gli fa eco Everton, in forza al Gremio. Il buon rapporto che Leonardo ha con il mercato brasiliano, il jolly Paquetà, suo grande amico e la volontà del talento stesso a voler eventualmente sposare il progetto rossonero sono gli ingredienti fondamentali per la riuscita dell’operazione. L’unico ostacolo sarebbe il costo del cartellino: il primo vale 30 milioni, il secondo addirittura 60. Per assicurarsi le performance di uno dei due, serve la Champions, quindi, il quarto posto in graduatoria.

LA STRATEGIA ROSSONERA

Il sistema ha funzionato anche in passato, come per esempio con Donnarumma e Romagnoli. Il classe ’99 è diventato portiere a 16 anni e ora il suo valore è salito a 40 milioni. L’ex Sampdoria è stato prelevato per una cifra intorno ai 25 milioni di euro, ora, ne vale il doppio. Fondamentali sono stati gli inserimenti in prima squadra di Cutrone e Calabria, entrambi cresciuti a livello economico. I vari Abate, Zapata, Montolivo e probabilmente Biglia saranno ceduti. Verranno aspettati Caldara e Conti. Inoltre, il caso Bakayoko: gli ultimi episodi, non particolarmente esaltanti, hanno condizionato la valutazione del non voler trattenere il francese e quindi a riscattarlo dal Chelsea. La linea guida è uguale per tutti: i ragazzi devono essere bravi sia dentro che fuori dal campo.

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