Gattuso-Milan: non è ancora finita e Leonardo…

Se la sconfitta contro il Torino aveva dato una risposta definitiva alla società rossonera, le vittorie con Bologna e Fiorentina, oltre alla possibile pista viva verso la Champions League, hanno completamente rimischiato le carte. Il futuro di Gennaro Gattuso è ancora tutto da scrivere. Come riporta la Gazzetta dello Sport, il tecnico calabrese potrebbe clamorosamente restare, se il Diavolo dovesse centrare l’obiettivo prefissato. I rapporti tra l’ex Pisa e Ivan Gazidis sono buoni e se l’a.d. rossonero percepirà tutto il potere decisionale nella prossima stagione, le diverbie con Leonardo non avrebbero più alcun senso logico. La scelta di trattenere o meno l’ex Palermo sarebbe tutta nelle mani dell’ex amministratore delegato dell’Arsenal.

IN CERCA DI GARANZIE

Ovviamente, però, Gattuso vorrebbe delle garanzie, visto che in tutto l’arco di quest’annata il tecnico rossonero ha subito diverse pressioni dalla dirigenza milanista, in particolar modo da Leonardo e Maldini. I timori dell’allenatore sarebbero legati all’eventuale rischio di ritrovarsi senza le tutele da lui richieste, come una rosa competitiva e limiti che la società rossonera deve rispondere per il Fair Play Finanziario, con una proprietà che chiederà nuovamente la qualificazione alla Champions League come obiettivo minimo.

CANDIDATI FUTURI POSSIBILI

In questo caso toccherà a Gazidis convincerlo della buona riuscita del progetto. In caso contrario verrà scelto il nuovo allenatore: in pole restano sempre Di Francesco e Simone Inzaghi, ma occhio a Maurizio Sarri, attualmente al Chelsea. Abramovich non lo ama, i tifosi e i media lo contestano. Dopo la finale di Europa League, il suo futuro verrà definito. Secondo il Corriere della Sera, resta in scia anche Giampiero Gasperini, che, però, preferirebbe la pista giallorossa, in caso di divorzio consensuale con l’Atalanta.

Se il destino di Rino Gattuso è ancora un rebus, secondo Tuttosport, quello di Leonardo sarebbe stabile, essendo entrato in società solo il 25 luglio: troppo tardi per organizzare il mercato e costruire una squadra competitiva.

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