Sulle responsabilità: “Ho condiviso responsabilità con tutti. I problemi che ho avuto con Leonardo da giocatore sono superati, c’è sempre stata schiettezza. Ho sempre parlato a voce alta, ci siamo detti le cose in faccia. Bisogna fare un applauso a questa squadra, sono tanti anni che non si va in Champions. Ho tante responsabilità, siamo il Milan. Questi ragazzi mi hanno sempre dato il massimo. Devo dire grazie a questa società. Il Milan mi ha fatto un giocatore importante. La società non mi ha mai detto che non sarò più l’allenatore”.
Sulla stagione: “Avrei fatto di tutto per vedere lacrime di gioia. C’è grande rammarico, ma il sentimento è questo. Siamo stati vicini alla Champions, abbiamo giocato tutto fino all’ultimo. Fino a cinque minuti dalla fine, era nostro. Prima ho salutato tutti e ho ringraziato per tutto quello che mi hanno dato. È un paradiso lavorare qua”.
Su Gazidis: “Non ho dubbi: voglio restare. Non sono da solo in questo momento. Le decisioni le prendo io, ma non sono da solo. Dobbiamo valutare bene tutto, è un club che mi ha sempre portato rispetto. A me piace giocare a calcio, mi piace avere giocatori funzionali“.
Sul gruppo: “È una squadra che può migliorare, ci vuole gente che fa un peso specifico all’interno dello spogliatoio, ci vuole qualche persona che metta i puntini sulle i. Oggi il calcio è diventato più complesso, tanti punti si possono perdere con certi comportamenti. Serve esperienza”.
Sul Milan: “Ho sempre detto la verità, sono spesso stato nervoso. Il mio pregio è quello di non avere segreti. Il Milan è in grande mani, ci sono grandi uomini. Parlerò con il club in questi giorni“.
Sul futuro: “So chi vorrei, ne ho già parlato con la società“.
Sui tifosi: “Ne parlavo prima con Maldini, ho sempre amato i tifosi del Milan. Anche questa stagione non hanno fatto mancare nulla, non posso far altro che ringraziare. I cori se li meritano i giocatori. Prima ero un ultras, ora ho una certa età”.