Milan, Donnarumma sarà sacrificato: ma ne vale davvero la pena a queste condizioni?

Il Milan ha deciso, sarà Gigio Donnarumma a far fare cassa per rimpolpare quel bilancio che tanto sta attanagliando le ultime stagioni, sportive e non, del Diavolo. Una plusvalenza netta, che verrà fatta con la vendita del portiere, potrà permettere di fare quantomeno un mercato non del tutto all’insegna del risparmio ma neanche con l’acqua alla gola. Come è già noto infatti il Milan ha bisogno di vendere un big e la scelta, grazie anche all’interesse del Paris Saint Germain, è ricaduta proprio sul portiere. L’offerta di Leonardo, che è tornato in Francia dopo l’esperienza rossonera, prevede l’inserimento di una contropartita: Alphonse Areola. Il portiere francese è valutato 30 milioni e con un conguaglio sui 20 a favore del Milan si arriverebbe ai 50 richiesti proprio dai rossoneri. Tutto questo scenario però non entusiasma l’ambiente rossonero che preferirebbe ben altre proposte.

CONFRONTO TRA PORTIERI

Il primo motivo che lascia forti dubbi sulla trattativa è puramente tecnico: siamo sicuri che Areola sia all’altezza di Donnarumma? Non proprio del tutto. Il francese infatti nonostante sia campione del mondo con la sua Nazionale, non ha fatto vedere quello cui ci ha abituato Gigio in questi anni. In quanto a riflessi, personalità e colpi di reni Gigio quasi non ha eguali, è considerato il presente ma soprattutto il futuro della Nazionale Italiana e, forse almeno fino ad oggi, anche del Milan. Oltre alla differenza tecnica c’è anche quella anagrafica, Donnarumma è un classe 1999 mentre Areola un classe 1993. Sei gli anni di differenza che potrebbero rappresentare un particolare non trascurabile.

LIQUIDITA’ CERCASI, NO CAMBIO MERCE

La ciliegina sulla torta riguarda il prezzo dell’operazione: 50 milioni totali ma soltanto 20 cash, pochi per il bisogno che ha il Milan, considerando che si sta privando di uno dei portieri più forti del campionato e del maggior talento cresciuto nel vivaio negli ultimi anni. Per una squadra come il PSG 50 milioni cash non sarebbero utopia, quindi forzare un po’ la mano per sistemare in maniera netta la questione bilancio è doveroso da parte del Milan. I rossoneri hanno infatti bisogno di fare più soldi possibili dalla vendita dei propri gioielli per risanare il bilancio e Donnarumma è uno di quelli. Nonostante il suo contratto scada nel 2021 e l’intenzione pare al momento quella di non rinnovare, è difficile perderlo a zero perciò la richiesta di 50 milioni è tutt’altro che eccessiva, soprattutto per le condizioni in cui riversa il Milan in questo momento.

QUESTIONE DI INGAGGI

Oltre a ciò un’altra domanda sorge spontanea: è proprio necessario l’inserimento di un altro portiere in rosa (soprattutto a questo prezzo)? Il pacchetto portieri del Milan comprende infatti anche Antonio Donnarumma, Reina e Plizzari, con stipendi rispettivamente di 1 milione, 3 milioni e 200.000 euro. Considerando che l’addio di Gigio alleggerirebbe di molto il monte ingaggi togliendo addirittura 6 milioni, vale la pena aggiungerne un altro altrettanto importante? Al momento Areola ne guadagna 2, difficile che faccia un passo indietro. Per questo, una società che punta a monetizzare il più possibile per scrollarsi di dosso le pressioni del FFP non può permettersi un’operazione del genere. La cosa migliore da fare sarebbe promuovere Reina a titolare per cercare almeno di ammortizzare i suoi 3 milioni annui invece di relegarlo ancora una volta in panchina per tutta la stagione.

Insomma l’addio di Donnarumma gioverebbe alle casse del Milan ma bisogna trovare la quadra giusta per fare l’affare. Al momento i rossoneri guadagnerebbero poco, pochissimo rispetto alle aspettative e, considerando i vari prezzi sul mercato uno sforzo economico in più per assicurarsi Donnarumma si potrebbe anche fare.

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