Milan, il gioco cresce ma Piatek stenta

Due sconfitte probabilmente immeritate. È questo il bilancio delle due gare di ICC disputate dal Milan in America. Nonostante il doppio ko contro Bayern Monaco e Benfica, i dati raccolti da Giampaolo sono più che incoraggianti. Il Milan ha idee precise, organizzazione e una struttura ben salda. La mano di Giampaolo si vede, alla ricerca della qualità e di un’idea di gioco chiara e distinguibile, ma anche divertente e veloce.

Linee vicine, pressing intelligente, gioco a uno-due tocchi, triangolazioni: sono queste le note positive mostrate dal Milan, che però ha messo a segno zero reti. Il tecnico propone un gioco offensivo e coraggioso che però spesso non si concretizza in reti o comunque azioni potenzialmente pericolose. Il gioco e le idee sono spumeggianti e concrete, con una mentalità mai arrendevole. La strada è ormai tracciata e definita, ma servirà limare i dettagli prima dell’avvio del prossimo campionato di Serie A, in attesa di disporre della squadra nella sua totalità.

Chi ha riscontrato oggettive difficoltà in queste prime apparizioni, porta il numero 9 sulle spalle. Piatek è apparso all’ombra del suo Milan, in difficoltà a livello fisico e in cerca costante di spunti e movimenti per agevolare la manovra offensiva del Milan. Piatek, in coppia con Castillejo, non è riuscito a trovare la via del gol. Il Pistolero è sembrato l’ingranaggio mancante del Milan in costruzione, per questo Giampaolo dovrà collocarlo al centro degli spunti offensivi del suo scacchiere, in attesa di conoscere il compagno di reparto che lo accompagnerà in questa seconda stagione in rossonero. Piatek ha sfidato la sorte senza paura, ma non ha ancora superato la “prova del 9”, in attesa di tornare ad esultare per gol decisivi e fondamentali con il suo Milan, con i suoi tifosi.

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