Mercato, infortuni e giocatori non al top. A Udine non sarà ancora il vero Milan

Ormai ci siamo. Dopo tre mesi, finalmente, nel tardo pomeriggio di domani, a Udine si fa sul serio. Comincia la stagione del nuovo Milan di Marco Giampaolo chiamato, dopo un’ennesima estate di rivoluzione tecnica e dirigenziale, a far dimenticare ai suoi tifosi tante delusioni patite negli ultimi anni e a provare a centrare l’obiettivo della tanto agognata qualificazione Champions. Non sarà facile, però, vista la concorrenza spietata che ci sarà nella nuova Serie A, con tre squadre che sembrano nettamente superiori alle altre e una bagarre che coinvolge almeno quattro squadre per un unico posto al sole. Non sarà facile anche e soprattutto per una partenza con tanti dubbi e poche certezze, almeno sulla carta, che riguardano questo nuovo Milan. Il mercato non è ancora terminato e, nonostante manchino solo nove giorni alla sua conclusione, in casa rossonera può succedere ancora di tutto, sia in entrata che in uscita. Ragion per cui il tecnico rossonero non può disporre ancora della rosa con cui andrà a giocarsi questa stagione, o almeno non di quella definitiva. Poi ci sono gli infortuni. Caldara, Reina, Theo Hernandez e Biglia (oltre ad un Bonaventura non ancora recuperato del tutto) non sono disponibili per Udine. Altri giocatori, tra cui alcuni potenziali titolari, infine, sono rientrati tardi a Milanello dalle vacanze e sono indietro, sia di condizione che come assimilazione dei nuovi dettami tattici del Mister.

Per tutte queste ragioni il Milan che si dovrebbe vedere domani a Udine sarà molto lontano da quello che probabilmente si vedrà per tutta la stagione, anche se molto vicino, se non simile, a quello visto nella pre season. Al netto, come detto, di un mercato non ancora terminato e di una squadra che probabilmente vedrà partire almeno due giocatori e che necessita di altrettanti innesti, la squadra sembra essere ancora incompleta e avrà bisogno di tempo per assimilare al meglio la nuova filosofia di gioco di Giampaolo, completamente opposta da quella del suo predecessore. Il probabile undici che comincerà la partita di Udine, sarà composto completamente da giocatori già in rosa nella scorsa stagione e vedrà i vari Rodriguez, Borini, Calhanoglu e Castillejo titolari, nonostante probabilmente non lo saranno durante la stagione. Questo perché i vari Leao, Krunic, Bennacer, Bonaventura, Kessie a parte gli infortunati Biglia ed Hernandez, hanno fatto pochissimi allenamenti con la squadra e non sono ancora pronti per la titolarità. Ci vorrà ancora pazienza quindi per vedere il vero nuovo Milan di Marco Giampaolo, consci del fatto che il Financial Fair Play e le tante difficoltà trovate nel vendere e piazzare i tanti esuberi, hanno bloccato il mercato rossonero in entrata.

L’ex allenatore della Sampdoria, però, è apparso abbastanza fiducioso e tranquillo in conferenza. Ha sottolineato come sia soddisfatto di quei giocatori che hanno cominciato con lui il ritiro e di quanto si fidi di loro, sapendo che sono già a buon punto nel dargli quello che lui chiede. Di certo molti tifosi non si aspettavano questa formazione all’inizio di questa nuova stagione, ma il tecnico ha spiegato i motivi delle scelte che farà e ha chiarito quanto non si fidi delle amichevoli precampionato, sottolineando di sperare di vedere già il suo Milan. Rispondendo alle tante domande dei giornalisti presenti in sala stampa, inoltre, ha fornito degli spunti interessanti e importanti. Dal tornare sull’argomento Suso e sulla stima infinita che sembra avere nei suoi confronti, stima che gli avrebbe addirittura fatto cambiare modulo se lo spagnolo non avesse dato risposte significative nel suo nuovo ruolo da trequartista, alla scelta del nuovo rigorista: Kris Piatek. Non sarà più Frank Kessié, quindi, ad incaricarsi dei tiri dagli undici metri e questo per molti è addirittura un indizio di mercato, con l’ivoriano che non è mai stato ritenuto incedibile e con i dirigenti rossoneri pronti ad ascoltare e valutare tutte le offerte che arriveranno da qui al 2 settembre.

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