Il Brescia tiene in ansia il Milan, ma alla fine basta Calhanoglu: ok la prima a San Siro

Dimenticare la brutta sconfitta di Udine e trovare i primi tre punti in campionato nell’esordio a San Siro: è questo il diktat per il Milan che ospita il Brescia nel secondo anticipo della seconda giornata di Serie A. Giampaolo stupisce tutti ed esclude Krzysztof Piatek dall’undici titolare, preferendogli il teorico partente Andrè Silva; Kessie e Bennacer tolgono il posto a Borini e Paquetà, mentre davanti conferme per Suso e Castillejo, che svariano su tutto il fronte offensivo. Corini conferma 10/11 della formazione vittoriosa a Cagliari, con l’unico avvicendamento tra Torregrossa e Ayè come partner del bomber Alfredo Donnarumma.

PRIMO TEMPO – Il Milan dimostra subito di voler imporre il proprio gioco, mantenendo in mano il pallino del gioco e, dopo un tentativo di Suso disinnescato facilmente da Joronen, è proprio lo spagnolo a dare il là all’azione del gol del vantaggio: è il dodicesimo quando l’ex Genoa salta con facilità Martella e pennella sul secondo palo dove Hakan Calhanoglu viene colpevolmente lasciato solo e può schiacciare di testa in rete. Abbandonato il timore reverenziale, il Brescia inizia ad alzare il proprio baricentro ed al ventesimo va vicinissimo al pareggio: il tiro sporco di Sabelli diventa un assist per Bisoli che a tu per tu con Donnarumma calcia incredibilmente alto. Sul ribaltamento di fronte, però, anche il Milan sfiora la rete: lancio millimetrico di Suso in profondità per Silva, il cui controllo volante non semplice lo porta ad allargarsi e a tentare poi un difficile pallonetto che termina alto. Al 28° ci prova Calhanoglu col tiro al giro sul secondo palo, ma la palla termina alta. Dopo un primo quarto di gara a ritmi abbastanza elevati, la seconda metà della prima frazione vede le squadre più fallose, tanto che arrivano tre cartellini gialli in dieci minuti: per i bresciani Dessena a Cistana e per il rossonero Andrè Silva. Al 35° è felino Gigio Donnarumma a non farsi ingannare dalla deviazione di Rodriguez sul tiro di Sabelli ed a volare per respingere. Senza altre emozioni sfila via la prima frazione che si conclude sull’1-0 per il Milan.

SECONDO TEMPO – Corini cambia subito il partner d’attacco di Donnarumma: Ayè rileva Torregrossa, infortunatosi proprio negli ultimi secondi del primo tempo. Ma è il Milan ad avere la prima occasione con Castillejo che ci prova di punta su un cross dalla sinistra mandando però alto. Al 56° Calabria si becca un giallo per un fallo su Sabelli e quattro minuti dopo va in scena la staffetta, con l’ingresso di Piatek per Andrè Silva. Il Milan continua a mantenere la partita sul pericoloso filo dell’1-0 e pertanto al 65° Giampaolo si gioca la carta Lucas Paquetà al posto dell’autore del gol Calhanoglu (ammonito nell’occasione per non essere uscito dal lato del campo a lui più vicino, come previsto dalle nuove regole. Al 72° ci prova Tonali con una punizione dai 25 metri, col pallone che termina per l’esterno della rete con Donnarumma che era tranquillamente sulla traiettoria. A dieci dalla fine, dentro anche Borini al posto di Castillejo e subito dopo il Brescia ha un occasione con Dessena, murato da Calabria al momento del tiro. Poco dopo, il neo entrato ex Roma non riesce a girare in rete il tiro cross sbilenco di Kessie. Al minuto 85, clamorosa occasione per Piatek, che dopo un batti e ribatti in area calcia trova il miracolo di Joronen in uscita disperata. Due minuto dopo, Kessie fa tutto da solo ed entra in area, ma il suo sinistro per chiudere la gara termina alto. Al minuto 89, ci si mette anche la sfortuna, col sinistro radente di Paquetà che si stampa in pieno sul palo alla sinistra del portiere bresciano. Incredibile quanto succede poco dopo: il destro di Piatek balla sulla linea e Joronen la salva per pochi centimetri. Il Milan resiste anche nei quattro minuti di recupero e alla fine trova una vittoria preziosissima anche se sofferta perchè la squadra di Giampaolo non è riuscita a chiuderla quando avrebbe dovuto, rischiando oltremodo.

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