Opportunità è la parola chiave. Gli ultimi venti giorni di mercato tra cessioni e sogni

Iniziano gli ultimi venti giorni di mercato, quelli delle opportunità. Non sono ancora le ore del condor, per ricordare Galliani, ma bisogna essere rapaci per accaparrarsi qualche occasione. Sempre per citare l’ex ad rossonero questo è un momento in cui “se non parte nessuno, non arriva nessuno”. Suso sembrava essere il primo epurato del Milan di Giampaolo, invece si sta muovendo alla grande da trequartista e quindi la società, per ora, ha respinto le timide offerte di Roma e Fiorentina, ma anche quella più sostanziosa del Lione (30 milioni). Perciò la chance potrebbe essere un’altra.

Al Milan sotto questa voce c’è la voce di Gigio Donnarumma. Nonostante né il portiere né la società vogliano salutarsi, in caso di un’offerta monstre del Psg le strade si separeranno. L’ex Leonardo ha dichiarato che i parigini non avrebbero fatto follie sul mercato, ma l’imminente uscita di Neymar – verso il Barcellona o il Real Madrid – potrebbe rimescolare le cose. Inoltre, il secondo portiere Kevin Trapp è tornato all’Eintracht Francoforte. Due indizi che potrebbero fare una prova dell’assalto che il club di Al Khelaifi al portierone classe 99.

Il Milan a quel punto si ritroverebbe un bel gruzzoletto da spendere sia per i cartellini, ma soprattutto, per gli stipendi, dato che Gigio è il calciatore che guadagna di più in rosa con i suoi sei milioni. I rossoneri, sottotraccia, hanno cullato il sogno Modric per tutta l’estate e potrebbero fare un tentativo concreto, o addirittura provare con uno dei suoi compagni di squadra: questa mattina La Gazzetta dello Sport ha parlato di Isco e James Rodriguez. Operazioni tutt’altro che facili. Il colombiano, sul quale c’è sempre il Napoli, è stato messo alla porta da tempo da Zidane, ma non riesce a trovare una nuova casa. Il trequartista spagnolo, relegato ai margini l’anno scorso da Lopetegui e Solari, spera di ritrovare la titolarità con il mister delle tre Champions, ma valuterebbe una nuova avventura.

Sono operazioni molto complesse, non solo per il costo dei giocatori e i relativi ingaggi, ma anche per l’aspetto motivazionale. Il Milan sa dalla notte del 26 maggio a Ferrara che il suo mercato sarebbe stato arduo. Non essere in Champions League non è il miglior biglietto da visita, soprattutto per giocatori abituati a giocarla – e vincerla – spesso come James e Isco. Per questo l’attrattività rossonera al momento non è quella dei giorni migliori e il fascino Milan finisce in secondo piano.

Una cessione di livello, comunque, riaprirebbe il discorso Correa. L’argentino ha dato la sua disponibilità da settimane, ma l’Atletico Madrid non vuole scendere sotto i 50 milioni della sua valutazione. Quindi nessun sogno in grande, ma un lavoro concreto potrebbe essere l’alternativa. Tutto dipende, però, dalla casella “partenze”. In attesa di capire se qualcun altro farà le valigie comincia il valzer delle opportunità.

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