Rigori, si cambia. Per Piatek 100% in A, ma anche Kessie va bene

La prima decisione di campo Giampaolo la prende in conferenza stampa. Alla vigilia dell’esordio in campionato, il neo mister ha rivelato il nome del rigorista: Piatek. “È naturale che li tirino gli attaccanti”, ha detto il mister. Quindi, degradato Franck Kessiè.

Eppure l’ivoriano ha mantenuto un’ottima media dal dischetto: otto realizzati su nove calciati in Serie A. L’unico errore nella sua prima stagione milanista, quando a marzo 2018 si fece parare il penalty – fortunatamente indolore – da Sorrentino sul finire di Milan-Chievo (3-2). Con i rossoneri sei centri, dunque (l’ultimo a Ferrara, contro la Spal, il 26 maggio), mentre con l’Atalanta ha fatto due su due.

Piatek, invece, ha fatto 13 su 15. In Serie A 100% per lui. Dagli undici metri con il Genoa ha segnato nel derby con la Sampdoria e alla Spal. Stesso score in Coppa Italia, nei due calciati contro l’Entella, infatti gli unici due errori in Polonia al tempo del Cracovia.

Investitura importante, quindi, per il Pistolero che non ha vissuto un’estate esaltante con un indice di gradimento al ribasso. Per “riconquistare” i tifosi basta poco, qualche gol. Ora potrà farlo anche dagli 11 metri. Magari già domani a Udine.

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