Kessiè ad un bivio: upgrade o cessione

Le occasioni sono finite, o meglio quasi finite. In una sorta di crescita immediata, il Milan chiede al ragazzo Kessiè dalle enormi potenzialità di diventare un uomo e un calciatore maturo. I rossoneri credono e hanno creduto nel giocatore come dimostra l’investimento di due stagioni fa sulla base di 28 milioni di euro, una cifra non indifferente. L’ivoriano in questo senso è sempre stato sospeso in una sorta di limbo: dopo la prestazione convincente, di personalità e magari condita da un gol alternava una prestazione anonima e deludente magari macchiata di un episodio da dimenticare (vedi esposizione della maglia di Acerbi o litigio con Biglia).

Il giocatore ivoriano nella rosa rossonera rappresenta una sorta di unicum. Fisicamente devastante, Kessiè è un centrocampista di rottura che abbina ad una buona fase di interdizione anche un’ottima capacità di inserimento come dimostrano i suoi 12 gol in 98 presenze. E’ un giocatore, quindi, dalle grandi potenzialità che tuttavia dà l’idea di non sfruttare. Basta guardare le prime due partite di questa stagione, l’una l’opposto dell’altra. Con l’Udinese da subentrato ha mostrato il peggio di sé risultando spesso in ritardo e facendosi sovrastare da Becao per il gol vittoria dei friulani. Con il Brescia, invece, la sua partita è stata ottima grazie alla preziosa corsa e alla buona fase di interdizione mostrata per tutti i 90 minuti.

Il Milan, quindi, chiede al giocatore costanza di rendimento oltre che una maggiore maturità caratteriale. Kessiè a 23 anni è chiamato al decisivo salto di qualità per dimostrare di essere un giocatore importante per il diavolo. L’ivoriano avrà a disposizione 6 mesi, altrimenti sarà addio con il rimpianto di quello che avrebbe potuto rappresentare per il Milan e i milanisti. Per scacciare questo fantasma ora la palla passa inevitabilmente a Kessiè.

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