SM RELIVE – Nuovo stadio Q&A, Scaroni: “Prezzi variabili, ascolteremo i tifosi”. Gazidis: “Stadio fondamentale per il futuro”

Gazidis, Scaroni e Antonello sono intervenuti a margine della presentazione dei progetti per il nuovo stadio. Di seguito le loro dichiarazioni

Antonello: “La scelta avverrà nelle prossime settimane, oggi abbiamo solo presentato. Ci sarà l’opportunità per tutti di visitare il nostro sito ed esprimere le loro opinioni. Raccolti tutti gli elementi, decideremo quale scegliere. I criteri? Li decideremo in riunione, sulla base dell’estetica, ma anche tenendo in considerazione le scelte dei tifosi”.

Scaroni: “Il sindaco Sala vuole farsi le idee con calma, mi sembra una posizione saggia. Abbiamo tenuto informato il sindaco dei nostri progetti, noi non interpretiamo in nessun modo la sua assenza. Era presente l’assessore dello Sport, con dei funzionali del Comune. Noi ci attendiamo molto dai biglietti corporate che ci porteranno delle entrate più imponenti di oggi, ci attendiamo più pubblico. Oggi abbiamo in media 47mila spettatori, ce ne aspettiamo 60mila. Faremo una grande variabilità di pezzi, anche in base ai servizi che offriremo. Nella costruzione di uno stadio abbiamo capito che farlo piccolo ci avrebbe permesso di ritagliare offerte accessibili per tutti”.

Antonello: “Non pensiamo di arrivare a ridosso delle Olimpiadi senza aver ultimato il progetto dello stadio, oggi vogliamo andare avanti su questo progetto. I tempi di esecuzione sono circa di 36 mesi, non è qualcosa che impegna più di tre anni. Saremo pronti per le Olimpiadi“..

Scaroni: “Inter e Milan hanno condiviso San Siro in amore e accordo nella gestione dello stadio. Facciamo scelte di manutenzione, abbiamo una gestione testata che dura da molti anni. Avere uno stadio che viene usato di più, è qualcosa di molto più sano con parcheggi. Investiamo tanto e questo progetto necessita di spalle grosse”.

Gazidis: “Stiamo cercando un imput per lo stadio, abbiamo dei progetti molto entusiasmanti che vediamo anche in altre parti del mondo. Vogliamo essere una luce guida anche per il resto dell’Italia, vogliamo riportare il calcio italiano al posto che gli compete. In giro per il mondo, i migliori Club hanno fondamenta solide e ciò che serve è uno stadio di livello”.

Antonello: “I tempi sono dettati dalla legge dello stadio, la prima scadenza è il 10 ottobre, siamo anche disposti a valutare. I passi successi sono dettati dalle leggi sugli stadi. I due Club pensano sia la strada migliore, se vengono messe sul tavolo altre proposte le valuteremo”.

Scaroni: “Sicuramente sentiremo il pensiero degli abbonati. Sappiamo come raggiungerli, parte delle persone che sonderemo sono loro. Lo faremo anche con i cittadini, vogliamo avere delle risposte. Lo stadio per i tifosi è casa”.

Antonello: “Non siamo ancora ai dettagli, gli architetti sanno che dobbiamo preservare la storia per trasmetterla alle future generazioni. Vogliamo tramandare quelli che sono i successi dei due Club”.

Gazidis: “Il Masterplan prevede più concetti, vogliamo rispettare e abbracciare la storia”.

Antonello: “Siamo in una fase preliminare, oggi nulla è scritto nella pietra. Oggi abbiamo presentato due idee. Vogliamo realizzare un progetto sostenibile, dobbiamo completare il confronto con l’amministrazione, tenendo presente che ci saranno delle scelte da prendere. Dobbiamo rientrare nel progetto anche economicamente”.

Scaroni: “Non abbiamo ancora affrontato il tema economico, i due Club dispongono di rate certe. Il progetto non dovrebbe essere particolarmente complicato, abbiamo delle entrate certe”.

Scaroni: “Abbiamo fatto una selezione e siamo arrivati ad avere due progetti, non possiamo tornare indietro. I due progetti su cui lavoriamo sono quelli che abbiamo presentato questa mattina”.

Scaroni: “Il nuovo stadio è costruito sul terreno del Comune, quindi diventa proprietario anche il Comune stesso. Tutto ciò che costruiamo è di proprietà del Comune”.

Scaroni; “Non sono i tifosi che sceglieranno lo stadio, loro saranno parte integrante. Possiamo parlare solo con i tesserati. Abbiamo previsto un miliardo di investimento”.

Gazidis: “Non ho visto nessuno scontro in corso, vedo un dibattito costruttivo. Stiamo lavorando per trovare la migliore soluzione, abbiamo presentato due progetti validi e speriamo di convincere la cittadinanza, ma anche i responsabili. Se si parla di calcio a livello internazionale, ho cominciato nel 1996 e la trasformazione del calcio ha previsto una partenza con stadi da 80mila posti, fattore che ha portato inevitabili difficoltà. Allora abbiamo pensato di costruire stadi su misura per i nostri tifosi. Questa differenza ha trasformato il calcio, con un futuro molto brillante. Nel calcio inglese avevamo problemi disastrosi nei nostri stadi, non erano affatto sicuri. Il calcio inglese era arrivato sul fondo e hanno cominciato a costruire nuovi stadi ed ora è arrivato al vertice del calcio mondiale. Il calcio italiano non ha fatto molto negli ultimi vent’anni, quindi deve fare un passo in avanti. Per tutta la vita ho sempre pensato che San Siro meritasse il rispetto come icona, ma anche Milan e Inter devono garantire un futuro roseo come per noi ragazzi. Vogliamo costruire un’altra icona come San Siro, vogliamo trasmettere qualcosa di valore, mi prendo questa responsabilità. Dobbiamo giocare in uno stadio moderno che guarda al futuro, vogliamo rendere onore a questi due Club. È un passaggio necessario anche per i cittadini, dal mondo si guarderà questo stadio come una luce guida, è una fase indispensabile”.

Scaroni: “Sentiremo anche le voci, il nuovo stadio farà il 60% in meno del rumore rispetto a quello di oggi. Vogliamo rendere meno impattante la struttura dello stadio di Milan e Inter”.

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