Piatek, è arrivata l’ora di tornare a sparare

Montagne russe per Piatek. Molti più bassi che alti e questa sera serve un picco per allontanare definitivamente i dubbi sulle sue qualità.

Con Pioli ha totalizzato due panchine per ora, ma anche il primo gol su azione. A Roma è entrato male, è stato inglobato dai centrali giallorossi senza saper vincere le lotte e non si è mai fatto trovare per essere pericoloso. Questa sera dovrebbe essere rilanciato da titolare contro la Spal, squadra che ha trafitto su rigore con la maglia del Genoa, in favore di Leao in una staffetta che continua da inizio stagione.

Tre gol in nove partite sono decisamente pochi, ancora meno se considerato che i primi due sono arrivati dagli undici metri. Oltre ai numeri, anche le occasioni che Piatek si è divorato – contro il Brescia su tutte – fanno storcere il naso e la scarsa determinazione nel fare a sportellate con i difensori avversari hanno innervosito San Siro.

Insomma, dalla partenza rivelazione dello scorso anno – quando segnò nelle prime sette gare – a quella shock di quest’anno sembra passata una vita. Specialmente considerato anche il debutto in maglia rossonera da gennaio in poi. Non è più tempo di lasciare le pistole nelle fondine, questa sera il Pistolero deve caricare e sparate. Ma soprattutto colpire.

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