Sta per nascere il Milan di Pioli: ecco come giocherà con il nuovo tecnico

Sarà un nuovo Milan, ma non troppo. Dopo l’esperienza non fortunata di Giampaolo, il prescelto per la panchina rossonera è Stefano Pioli. Dopo l’accordo per Spalletti, si pensava potesse essere lui il nuovo allenatore, ma le difficoltà sorte nel liberarsi dal contratto con l’Inter hanno fatto cambiare obiettivo alla dirigenza rossonera. Dal 4-2-3-1 di marca spallettiana, si cambia, o meglio, si torna ad un puro 4-3-3. L’impostazione tattica di Pioli è infatti basata sul modulo già usato l’anno scorso da Gattuso. Sarà quindi un Milan che torna all’antica, cercando di recuperare i punti lasciati per strada in queste prime giornate ma soprattutto di recuperare i giocatori che si sono persi nella gestione Giampaolo. Da Paquetà a Piatek, passando per Suso e Calhanoglu che dovranno migliorare e che Pioli dovrà rivitalizzare.

DIFESA

In porta non si discute, Gigio Donnarumma è uno dei pochi che si salvano ad ogni partita e anche per Pioli sarà ovviamente il titolare. In difesa nessun dubbio neanche per capitan Romagnoli. A rischio invece Musacchio, autore di prestazioni altalenanti e che non convince appieno la piazza. Duarte scalpita, ma ha bisogno di tempo per “educarsi” ed adattarsi al calcio italiano. Caldara invece nelle prossime settimane rientrerà in gruppo e l’idea si crede possa essere quella di accompagnarlo fino al reintegro a pieno regime e formare con Romagnoli quella coppia che i tifosi sognano da ormai un anno. Per quanto riguarda gli esterni Theo Hernandez è la lieta sorpresa tra i nuovi acquisti rossoneri, la sua spinta dal 1′ al 90′ ha convinto tutti e anche per Pioli, amante dei terzini di spinta, dovrebbe giocare sempre. Sulla destra invece sarà un ballottaggio più serrato quello tra Conti e Calabria, uno più propenso alla fase offensiva, l’altro a quella difensiva. Facile pensare che saranno schierati in campo in base alle esigenze per ogni singola partita.

CENTROCAMPO

In mediana potrebbe ritrovare linfa e vitalità quel Lucas Biglia perno della Lazio allenata proprio da Pioli. La sua intelligenza tattica e il suo piede educato piacciono al tecnico, che lo potrebbe vedere più di Bennacer come regista puro. Le quotazioni dell’algerino però rimangono alte e la possibilità di giocarsela ci sarà. Kessié non dovrebbe avere rivali per il posto, Krunic al momento è una riserva e il carro armato del Milan serve eccome. L’altra mezzala potrebbe, e dovrebbe, farla Paquetà. Il brasiliano non ha avuto un gran feeling con Giampaolo ma nell’ultima gara a Genova ha fatto una buona impressione e dato prova di come la sua qualità serve come il pane. Le alternative, che andrebbero bene però anche sull’esterno sono Calhanoglu e Bonaventura.

ATTACCO

Passando all’attacco, abbiamo detto che sulle corsie esterne c’è abbondanza e in tanti si giocano il posto. Se a destra Suso non sembra essere insidiato granché da Castillejo, sulla fascia opposta ci sarà molto traffico. Leao ha dimostrato di essere l’uomo in più in queste ultime apparizioni e si candida come titolare sulla sinistra. Il portoghese però, come detto, può essere insidiato da Calhanoglu e Bonaventura, ma soprattutto da Rebic, nel suo ruolo naturale di esterno. Vedremo come li valuterà Pioli, ma anche in questo caso si prevede un’alternanza. Al centro non si tocca Piatek. Al tecnico piacciono i bomber ed il polacco è uno di quelli. Per lasciarsi alle spalle il momento negativo (il gol su azione manca da Maggio), avrà bisogno anche dei rifornimenti dei compagni, cosa che Pioli cercherà di migliorare.

Il nome non entusiasma la piazza, anzi i tifosi hanno cominciato una dura contestazione verso quella che sembra l’ennesima scelta sbagliata di una società alla ricerca di stabilità e sicurezze. Adesso tocca a Pioli, scelto come “normalizzatore” di una squadra senza certezze, cercare di tirare fuori il meglio da chi ha a disposizione, per smentire tutti e, finalmente, far cessare tutti i dubbi e le perplessità che accompagnano il Milan ormai da troppo tempo.

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