Deciso e autorevole al cospetto del designatore: Milan, ti serve uno come Ancelotti

Ha fatto il giro del web il video dell’intervento di Carlo Ancelotti all’incontro tenutosi ieri a Roma tra arbitri, allenatori e capitano di Serie A per discutere di VAR. Il tecnico del Napoli, con toni educati ma decisamente molto fermi, ha chiesto esplicitamente al designatore Rizzoli se l’arbitro avesse sbagliato in Napoli-Atalanta (sul famoso fallo da rigore di Kjaer non fischiato). Alla risposta di Rizzoli “il gioco andava interrotto certamente, non ci piove“, Ancelotti ha rincarato la dose: “Io voglio accettare l’errore di Giacomelli, come accetto l’errore di Rocchi. Ma non accetto l’errore del VAR, questo non lo accetto, l’errore lo deve fare l’arbitro sul campo“.

Un intervento, dunque, forte e senza alcun timore, con il quale Ancelotti ha inteso sostenere le proprie tesi e chiedere lumi ad una classe arbitrale troppo spesso barricata dietro un facile silenzio. Al netto dell’essere d’accordo o meno con le tesi di Ancelotti, non si può dire che il tecnico di Reggiolo non si sia fatto rispettare e – vedendo il video (potete trovarlo QUI) – a chi scrive è venuta subito in mente una considerazione forse un po’ provocatoria, ma non così facile da obiettare: al Milan, purtroppo, manca un allenatore di tale personalità, uno che abbia il “pedigree adatto” per alzare la voce quando c’è qualcosa che non va (ed i rossoneri quest’anno di torti arbitrali ne ha subiti abbastanza), senza il pericolo di sembrare ridicolo o fuori luogo.

Magari non cambierebbe niente sul campo, ma di certo questo è un ulteriore fattore che manca ad un Milan già in chiara difficoltà. Alcune voci parlano anche di un clamoroso ritorno di Ancelotti al Milan la prossima stagione (opzione che al momento appare molto improbabile), ma anche se non dovesse essere l’emiliano il prossimo allenatore, l’importante è che la dirigenza di Via Aldo Rossi, oltre che una bravo “tecnico”, sappia individuare un profilo di carattere e autorevolezza, quest’ultima da far valere dentro e fuori dal campo.

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