Il Conti-bis (ri)parte da Torino. Contro la Juventus la rinascita?

Sembrava ormai un caso perso, una semplice meteora graziata da una stagione buona a Bergamo, un giocatore pagato più del dovuto e da vendere al più presto. Sì, stiamo parlando di Andrea Conti. L’esterno ex Atalanta – da quando è arrivato a Milano – non ha mai veramente convinto. Tra infortuni tremendi e prestazioni sottotono, il Milan si è spesso trovato scoperto in un ruolo fondamentale come quello del terzino destro. E anche in questa stagione, nulla sembrava essere cambiato più di tanto. La staffetta con Calabria ha visto un susseguirsi di partite da 5 in pagella (se non meno). Errori in fase di impostazione, presenza praticamente nulla in fase offensiva e troppe, troppe lacune in fase difensiva. Quello di domenica sera contro la Juventus è invece sembrato un giocatore diverso. Non ancora perfetto, ma sicuramente più vicino al Conti atalantino che gli è valsa la fiducia da parte di Fassone & co.

LA PARTITA DELLA RIVALSA? – È presto per dirlo. Ma parliamoci chiaro, è la speranza di tutti. Perché quel giocatore ammirato a Bergamo sembrava inafferrabile, non faceva passare nessuno e attaccava come un forsennato. Sicuramente esaltato dal gioco propositivo di Gasperini, gli 8 gol segnati nell’ultima stagione a Bergamo non possono però essere un caso. Contro la Juventus si è rivisto – in parte – tutto quello che di buono aveva fatto. In difesa è stato praticamente insuperabile, neutralizzando Cristiano Ronaldo (di certo non al top della forma) e contenendo le avanzate di Alex Sandro. E ha attaccato, finalmente. Sulla fascia destra ha dato più di un filo da torcere alla difesa di Sarri e ha messo qualche pallone interessante in mezzo all’area. Che poi gli attaccanti rossoneri non siano mai riusciti a finalizzare è un altro discorso. Ma è un buon inizio. Il Conti-bis potrebbe (ri)partire da qui.

CONTINUITÀ – È la parolina magica. Quella che serve al Milan e anche ad Andrea Conti. La partita contro la Juventus – risultato a parte – è stata più che positiva, ma non deve essere fine a sé stessa. Deve essere un punto di partenza per costruire qualcosa e risollevare le sorti di una stagione che, purtroppo, sta infrangendo ogni record negativo della storia del club. E Conti deve assolutamente metterci del suo. La buona prestazione di domenica sera non deve essere un caso unico, non deve essere un motivo di rimpianto per quello che sarà. È necessario giocare con questo spirito ogni tipo di partita, dai big match alle cosiddette partite “da vincere”. Se con Theo Hernandez la fascia sinistra è in buone mani, la speranza è di aver trovato la soluzione anche a destra. Serve al Milan, serve anche (e soprattutto) a lui.

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