
scritto da Piermaurizio Di Rienzo
Tutti vogliono Zlatan Ibrahimovic. Anche ieri sugli spalti di San Siro un manipolo di tifosi mostravano la maglia numero 11 dello svedese. Quella della stagione 2010/2011, dell’ultimo scudetto rossonero e successiva Supercoppa Italiana, con 21 reti messe a segno proprio dal bomber di Malmoe. Complici le magre prestazioni di Piatek e Leao, il popolo rossonero invoca e spera nel ritorno di Ibra.
Secondo quanto riferisce il Corriere dello Sport, il giocatore non sembra ancora del tutto convinto dell’offerta economica presentata da Elliott: sei milioni di euro netti spalmati su diciotto mesi. Sarebbero comunque più soldi di quelli che i Los Angeles Galaxy gli garantivano (4 milioni di euro). C’è poi in gioco Mino Raiola, alleato del Milan, che sta consolidando una sorta di “colonia rossonera” con i due fratelli Donnarumma, Bonaventura, Romagnoli e a breve anche Suso.
Tutti vorrebbero Ibra già a Milanello prima del 5 gennaio, quando i rossoneri torneranno in campo a San Siro contro la Sampdoria. Se non sarà lui a guidare l’attacco, sarà comunque qualcun altro. Anche il match di ieri sera contro il Napoli ha mostrato tutti i limiti di Piatek e Leao, difficilmente considerabili “affidabili”. Lo svedese, al contrario, risolverebbe il problema dei gol e garantirebbe un’iniezione di personalità come pochi altri potrebbero fare. Nonostante i 38 anni suonati. E nonostante le parole di Massara: “E’ solo una suggestione”.