Milan-Parma, le pagelle: un Theo scatenato salva una partita stregata, finisce 2-2 a San Siro

DONNARUMMA 6 – Non può nulla sui due gol del Parma, che sono anche le uniche due conclusioni della squadra di Liverani.

CALABRIA 6.5 – Partita di sostanza e qualità del terzino, che domina sulla fascia destra.

GABBIA s.v.

ROMAGNOLI 6 – Difensivamente non viene mai chiamato in causa, lavora da “regista” arretrato.

T. HERNANDEZ 8 – È l’uomo di questa partita. Realizza la doppietta che salva il Milan dalla beffa. Dominante, imprendibile, fortissimo.

KESSIE 6 – Non il solito Frank: sembra un po’ stanco in campo, più lento nella manovra, ma non sbaglia comunque nulla.

BENNACER 6 – Partita sfortunata per l’algerino, che gioca bene ma alla fine è costretto ad uscire a causa di un infortunio muscolare.

CASTILLEJO 6.5 – Buona prova dello spagnolo, autore del gol del momentaneo pareggio, poi annullato per un fuorigioco millimetrico. Viene sacrificato da Pioli all’intervallo.

B. DIAZ 5.5 – Stasera appare spaesato, un po’ come contro la Sampdoria. Sembra non poter convivere in campo con Calhanoglu. Colpisce un incrocio dei pali clamoroso.

CALHANOGLU 6.5 – Questa è la partita maledetta di Hakan. Ben tre legni colpiti dal turco: due traverse e un palo su punizione. Realizza l’assist per il primo gol di Theo.

REBIC 5.5 – Che il croato non possa ricoprire il ruolo di prima punta è ormai chiaro a tutti, ma servirebbe un po’ più di convinzione e di fame da parte sua.

KALULU 6.5 – Esordisce in Serie A e conferma il suo grande talento. Il francese ha tanta qualità e sicurezza nei suoi mezzi. E pensare che nasce come terzino…

LEAO 5.5 – Gli avversari gli lasciano poco spazio e si trova spesso troppo isolato sulla fascia.

HAUGE 5.5 – Questa sera è entrato male in campo: troppa foga e poca collaborazione con i suoi compagni. Perde diversi palloni.

PIOLI 6.5 – Un Milan così sfortunato non si vedeva forse da anni. I rossoneri dominano la partita, colpiscono 4 legni e vengono puniti nelle uniche due occasioni concesse. Unica nota: Calhanoglu e Diaz sembrano, almeno al momento, inconciliabili in mezzo al campo.

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