Milan-Juventus, le pagelle: un Milan eroico cade a San Siro, ma esce a testa alta

DONNARUMMA 6 – Incolpevole sui gol subiti, forse tradito da una difesa meno compatta del solito. Salva anche su un tiro di McKennie con una grande parata.

DALOT 6 – Dopo una prima mezz’ora complicata prende le misure ad un Ronaldo sottotono. Una partita sufficiente, niente di piĆ¹.

KJAER 6 – Buon primo tempo, il danese cala un po’ nella ripresa: complice la stanchezza ed una condizione ancora non perfetta.

ROMAGNOLI 5.5 – Sbaglia la marcatura su Dybala in occasione del primo gol, sbaglia l’uscita su Kulusevski in occasione del terzo gol.

T. HERNANDEZ 5 – Sulla fascia, stasera, vince Chiesa. Il rossonero ĆØ impreciso in copertura e non riesce ad incidere in ripartenza.

CALABRIA 7 – Nell’emergenza generale Pioli lo schiera in mediana, ruolo assolutamente non suo, e Davide non si tira indietro: partita di grande quantitĆ , di cuore, premiata da uno splendido gol.

KESSIE 6.5 – In mezzo al campo prova a fare il possibile, difende come un centrale in fase di non possesso, corre per tre, ma ĆØ comunque umano.

CASTILLEJO 5.5 – Sulla destra Frabotta si rivela un cliente piĆ¹ complicato del previsto. Lo spagnolo combatte fino allo stremo, ma non incide.

CALHANOGLU 6.5 – Stasera ha giocato sia da mediano che da trequartista. Ha corso dal primo all’ultimo minuto, smistando palla in ripartenza e arrivando a concludere in attacco.

HAUGE 5 – Impreciso, frettoloso, anche testardo. Hauge non ha ancora la giusta maturitĆ  (anche tattica) per interpretare al meglio partite di un certo peso.

LEAO 6.5 – Gioca un’ottimo primo tempo, serve uno splendido assist per Calabria e si rende piĆ¹ volte pericoloso. Cala nella ripresa, a causa della stanchezza.

B. DIAZ 6

KALULU s.v.

CONTI s.v.

MALDINI s.v.

PIOLI 6.5 – Il Milan ha fatto tutto il possibile questa sera, senza cercare alibi, nonostante le tantissime e pesantissime assenze. Ha giocato alla pari della Juventus fino al raddoppio degli ospiti, poi i cambi (tanti e di prima scelta per i bianconeri, contati e forzati per i rossoneri) hanno fatto la differenza.

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