GdS – Elliot porta il Milan ai vertici in Europa

Quest’ oggi, sulle colonne della Gazzetta dello Sport, si legge un’ importante analisi di Alessandra Bocci sull’ importanza dell’ investimento del fondo Elliot. Il Milan, escusso dal fondo nell’ estate del 2018, sembrava dovesse essere non un investimento per il futuro. Sicuramente una società da vendere in breve tempo al miglior offerente. Gazidis un anno fa, proprio sulle colonne della Gazzetta, parlava di un Milan sul modello Liverpool con tempi lunghi di attuazione del progetto. E invece.

Alessandra Bocci parla così della famiglia Singer: Gordon Singer, il figlio di Paul, adora il calcio e dalla base di Londra segue ogni cosa. Un uomo cresciuto con l’amore per il pallone, ma considerato un freddo amministratore maestro nei calcoli. Sempre a stretto contatto con l’ AD Ivan Gazids, ad oggi il Milan è un club virtuoso. Tra le big nella classifica degli ingaggi, vanta un monte ingaggi di novanta milioni contro le cifre ben più alte spese dagli altri top club italiani. Per non parlare di quelli europei.

E ancora: Milan senza prestiti obbligazionari, ovvero padrone del proprio destino. Il bilancio è ancora fortemente in rosso, ma l’operazione risanamento è cominciata con successo. Il club ha investito su Milanello e si è impegnato nelle partnership commerciali. Elemento importante per rimettere in moto il circolo virtuoso necessario per tornare davvero al top.

Rispetto agli altri top club italiani, nonostante un indebitamento finanziario netto pari a 104 milioni,  “stacca” sensibilmente le rivali. Juventus e Inter a loro volta hanno un indebitamento di 385 e 323.

Tutto questo ha contribuito ad una notevole accelerata del processo tecnico: 18 punti raccolti in più rispetto alla stagione precedente e nessuno nei campionati europei che contano è riuscito a fare meglio.

Poi ci sono i risultati sui cartellini dei giocatori: il tecnico Pioli è riuscito a far lievitare il valore di molti e la rosa è passata in questa stagione da un valore complessivo di 466 milioni di euro a 496 soltanto nel giro di pochi mesi. Il tutto paragonato appunto a un monte stipendi bassissimo se confrontato con quello dei top club italiani ed europei e alle aspettative per il futuro e una seconda vita per il marchio Milan.

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