Ultima curva. Fallimento o “solo” delusione? Chi è già certo della fine non accenda la TV domenica

Domenica sera, allo Stadio “Azzurri d’Italia” di Bergamo, andrà in scena l’ultima atto di questo avvincente ed estenuante campionato. A 90’ dalla fine, gran parte del “mondo rossonero” non riesce ad apprezzare una stagione che era, è e sarà quella del definitivo rilancio. Con o senza Champions.

No, non sono pazzo. Riconosco che la delusione sarebbe atroce. Una ferita sportiva che farebbe fatica a rimarginarsi. Ma fallimento proprio no.

Da domenica sera si recita il de profundis di una squadra che a Bergamo verrà sicuramente spazzata via da un’Atalanta. La Dea, per i più, non vede l’ora di riprendere a saltellare sui “corpi” dei nostri calciatori tristi e umiliati come quel 23 dicembre 2019.

Il più ottimista tra i “tifosi veggenti” prevede come unica possibilità di vittoria, un regalo dell’Atalanta. No signori. L’Atalanta è grande squadra e soprattutto società seria e domenica scenderà in campo per vincere. Com’è giusto che sia.

Allora è impossibile? Serve l’impresa? Chiedere l’impresa a questa squadra è un atto di ingratitudine. Come se altri calciatori fossero scesi in campo nel derby d’andata. Non era questo Milan che è andato a vincere dominando a Napoli, Roma, Torino contro la Juventus (segnalo che i bianconeri hanno vinto tutte le partite decisive a Torino e le finali pur partendo sfavorite … giusto per rinfrescarci la memoria). Sfiorare la vittoria a Manchester senza 7 titolari (sarebbe stata meritatissima). Grida ancora vendetta l’assurdo gol annullato a Kessie. Nonostante una squadra data per spacciata causa infortuni e squalifiche, vincere comunque a Reggio Emilia contro il Sassuolo (prima di quella partita la squadra di De Zerbi era quarta in classifica) o nel match successivo contro la Lazio, non mi sembra fosse stata impresa di altri.

Questa squadra non merita tutto questo veleno prima ancora del fischio d’inizio. Evidentemente non conta nulla avere una proprietà solida (e in questo periodo è merce rara … basta dare uno sguardo al “vicino”), una base di squadra tra le più giovani d’Europa, dei dirigenti con le idee chiare sul progetto presente e futuro.

Questa “fallimentare” squadra con i suoi 76 punti ha totalizzato ad oggi il terzo miglior punteggio degli ultimi 14 anni. Da calciopoli in poi. Solo il Milan di Allegri dell’ultimo scudetto, e dell’anno successivo hanno fatto meglio. 82 punti nella stagione 2010/11 e 80 nella stagione 2011/12. Non penso ci sia da aggiungere altro.

Ai pessimisti cronici, ai cavalieri oscuri della saccenza e veggenza auguro una buona domenica sera in pizzeria, al cinema, in tenere effusioni con la persona amata perché a Bergamo, accanto a questa squadra, bastano pochi cuori ma sinceri.

E vi scrive uno che da Verona 1990 a Istanbul 2005, non si è mai pentito di essere rimasto sul carro. Anche se intorno c’erano solo incredulità, senso di fallimento, dolore e lacrime.

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