Tonali tra ufficialità e parole da milanista vero: “C’è il Milan e devo andare al Milan per forza”

Nel pomeriggio è arrivata la tanto attesa ufficialità. Sandro Tonali è un giocatore del Milan fino al 2026. Ma non c’era bisogno di ufficialità per apprendere il suo essere milanista. Dalla sua voglia di Milan alla riduzione dell’ingaggio pur di continuare ad indossare questa maglia.

Sui canali sociale ufficiali dell’AC Milan, è stato appena pubblicato il video celebrativo intitolato: “Sandro, il sogno continua”.

Ad accompagnare le immagini del suo primo anno in rossonero, le sue parole. Parole importanti da milanista vero:

“Io sin da piccolo ero milanista. C’è il Milan e devo andare al Milan per forza. Qualsiasi stagione è la più importante. Il mio pensiero era quello di voler venire al Milan e così è stato”.

E poi aggiunge: “Il livello è molto alto. C’è la voglia di fare bene e di vincere”.

Sul finale una promessa: “Mi sono fatto trovare pronto e mi farò trovare pronto nei momenti importanti”.

E poi l’intervista da “neo rossonero” ai microfoni di Milan TV: “Senza volontà era veramente difficile questo trasferimento, sono felice per me e il Milan e per le persone che hanno fatto sì che andasse tutto a buon fine. È finita per il meglio”.

Come giudica la sua prima stagione in rossonero: “Sono soddisfatto, fare 37 partite al Milan è come farne 100 in un’altra squadra. È una grande cosa. La mia crescita sarà quest’anno, sono soddisfatto ma si punta a fare sempre meglio”.

Se è mancato qualcosa, cos’è mancato: “Una cosa delle cose che mi è mancata è la costanza, così come a tutta la squadra. È la cosa più difficile nel calcio. Siamo partiti fortissimo, poi abbiamo rallentato e poi siamo tornati a spingere forte. Non c’è più tempo di aspettare o di avere qualche alibi per questa stagione. Siamo e sono pronto”.

Sul debutto in Champions: “Dovremo fare di più di quello che abbiamo fatto fino ad ora. Dovremo stare tutti insieme e remare tutti in un’unica direzione, questa è la cosa fondamentale. La Champions è sempre la Champions, tutti daranno il 150%. Sono cresciuto sia dentro che fuori dal campo, è una cosa importante in questi momenti della vita e della carriera. Sono più maturo sotto diversi punti di vista. Siamo contenti che il mister sia cono noi, ci conosce bene, gli vogliamo bene ed è lui il nostro capitano”.

Con chi ha stretto un legame più forte nel gruppo: “Ho stretto un legame con Daniel Maldini e Colombo che hanno quasi la mia età, però anche con gli altri italiani in rosa. Siamo un gruppo molto compatto. Non c’è un’amicizia più stretta”.

L’importanza di Kjaer: “Simon è più capitano fuori dal campo che dentro, è il nostro papà. Ci tratta come figli”.

Il rapporto con Maldini: “Fa sempre effetto, lo vedi con un altro occhio. È una leggenda, non una persona qualunque, sai che ti vuole bene ed è già un piacere conoscerlo. Vi lascio immaginare vederlo ogni giorno e parlarci”.

Un pensiero sull’Italia finalista all’Europeo: “È difficile pensare al futuro con una parola, vediamo come andrà. Vediamo se mi posso meritare una maglia così pesante. Faccio un grandissimo in bocca al lupo agli Azzurri, sono stati fantastici. Forza Italia”.

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