Milan-Dinamo, il doppio ex Simic avvisa: “Lui è un fenomeno”

Milan Dinamo Zagabria è, ormai, alle porte e già possiamo dire che la partita è un crocevia poiché è molto importante ai fini del passaggio del turno.

I croati sono una squadra molto molto ostica e l’1-0 maturato ai danni del Chelsea dimostra ancor più quanto la squadra croata sia difficile da affrontare.

Dario Simic, ex giocatore di ambo le squadre e ora osservatore del Milan, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport, dove ha offerto molti spunti sulla partita che andrà in scena domani a San Siro.

Milan Simic Dinamo Zagabria

In primis è stata chiesta all’ex calciatore la squadra per cui tiferà:

“È stata una coincidenza incredibile. Sarà molto difficile sceglierne una, ma alla fine dico il Milan perché è il club per cui lavoro.”

All’osservatore rossonero è stato poi chiesto un parere sulla squadra croata:

“Una squadra molto esperta, non troppo diversa da quella che nel 2019 ha sconfitto l’Atalanta. Per me tenderanno difendersi, contro il Chelsea hanno giocato col 5-3-2”.

Simic ha poi continuato col parlare dei croati:

“il club punta sui premi Uefa, che sono aumentati. Gran parte del budget arriva da lì, quindi si punta ad accedere alla fase a gironi. Questo non esclude che si vendano comunque calciatori a buon prezzo, come dimostrano Gvardiol e Franjic”.

L’ex difensore ha poi speso delle parole sul top player della Dinamo, Mislav Orsic:

“Orsic per la Dinamo è un fenomeno. È moderno, sa far gol. Ha avuto un percorso complicato, è stato in B allo Spezia, in Corea ma ora è un giocatore veramente impressionante”.

Si è tornati poi a parlare del lavoro che l’ex calciatore svolge, e del gruppo scout milanista in generale:

“lavoriamo in team, poi decidono Paolo e Ricky. Moncada è il mio capo, parlo con lui ogni giorno. Come principio, cerchiamo di essere veloci, perché all’estero hanno budget con cui non possiamo competere”.

Il croato si è poi espresso a proposito del diciannovesimo scudetto, e dei suoi segreti:

“Il fatto di essere prima di tutto grandi milanisti. Paolo è tifoso, oltre a essere un dirigente. Ama il Milan, il Milan è la sua casa e questo aiuta tantissimo. La gente lo ha riconosciuto e c’è un’atmosfera di grande passione: tutti sanno che al Milan sta succedendo qualcosa di importante”.

Si è poi concluso parlando dei profili ideali per questo Milan:

“Cerchiamo profili adatti calcio moderno. Certo, a volte costano 50-70-80 milioni e devi andare a prenderli prima. Altri club pagano il potenziale, cosa che il Milan non può sempre fare, anche perché la Serie A non è semplice. Il livello si è alzato”.

Domani sera sapremo chi la spunterà tra le due suqadre.

Andrea Mariotti

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