Pobega non ha dubbi: “Milan, voglio la seconda stella!”, poi l’elogio a Pioli

Il centrocampista del Milan Tommaso Pobega ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne di Tuttosport. Il prodotto del vivaio rossonero è l’ex più recente della sfida contro il Torino, squadra che i rossoneri affronteranno domenica sera in cui il classe ’99 ha militato l’anno scorso in prestito. Nella chiacchierata Pobega parla del suo ritorno al Milan, dei suoi obiettivi e del suo recente passato.

L’intervista a Pobega

Su ritorno al Milan: Ho capito che sarei rimasto a fine estate parlando con i dirigenti e l’allenatore: io volevo rimanere e loro volevano tenermi. Juric mi ha fatto capire che dovevo giocarmela faccia a faccia con tutti, essere più sfrontato. Voleva che rimanessi? Sì. Gli ho spiegato che avrei dovuto parlare con la dirigenza rossonera. Ogni estate il mio obiettivo quando partivo in prestito era crescere, fare un nuovo step e tornare migliore per provare a rimanere”.

Su obiettivi e Pioli: “Essere al Milan è un ulteriore punto di partenza, una nuova tappa del mio percorso: ogni anno ho sempre alzato l’asticella ed è così anche adesso che sono qui. Conoscevo sia l’ambiente che il modo di lavorare di Pioli: ci terrei a vincerlo anch’io lo Scudetto anche perché sarebbe la seconda stella. Pioli? Giorno dopo giorno sta aggiungendo qualcosa grazie al suo modo di lavorare completamente diverso rispetto agli altri. Inoltre devo confrontarmi per la prima volta con la Champions. Ci sono complicazioni fisiche e mentali, perché viaggi e partite stancano a tutti i livelli: c’è meno tempo per preparare la gara successiva e saper trovare ogni volta gli stimoli giusti per l’avversario di turno.”

Pobega Torino Milan

Contro il recente passato: “Mi aspetto un ambiente caldo come sempre. i tifosi sono sospinti anche da un allenatore che chiede ai giocatori aggressività e intensità. Juric ci avrà studiato molto e avrà lavorato sui nostri punti deboli. Loro sono in salute, dopo la vittoria di Udine, con voglia di vincere e di mostrare che tutto il lavoro porta a un risultato. Il Toro è una squadra forte, arcigna, ci vorrà la massima concentrazione: sarà una partita decisa dagli episodi. Se segno esulto? Penso di sì, credo sia sempre giusto farlo. Con grande rispetto verso i tifosi granata, anche per come mi hanno sostenuto. Però è giusto esultare per i sostenitori del Milan”.

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