Cassano duro su Leao: “Non fa la differenza”, poi il paragone con Kakà e Ronaldinho

Con ben 10 cambi rispetto alle notti europee, il Milan di Pioli non va oltre il pari in quel di Bologna. Contro dei rossoblu abili a trovare il vantaggio dopo pochi secondi e a sfruttare le incertezze delle riserve, ai rossoneri non basta il capolavoro balistico di Pobega per fare punteggio pieno.

Il massiccio turnover lascia dunque il diavolo con l’amaro in bocca, nonostante lo stop anche per il Napoli e la sconfitta a sorpresa dell’Inter. In casa Milan è dunque tempo di preparare il ritorno di Champions contro gli azzurri nonché di far tornare in campo i titolari ieri a riposo. Fra questi, ovviamente anche Rafael Leao, fin qui protagonista degli ultimi due confronti con i partenopei (in attesa del terzo) ma ancora una volta punzecchiato dal mai banale Antonio Cassano.

“4 mesi buoni in 5 anni”, Cassano critica Leao

Entrato a partita in corso per dare una scossa ai propri compagni, Leao non è riuscito a trovare il gol contro il Bologna, dimostrando però sul campo la propria forza ed il proprio talento. Nonostante il portoghese stia ritrovando se stesso negli ultimi mesi, le critiche da parte di “fantantonioCassano faticano a placarsi. L’ex Sampdoria ha infatti parlato così del diciassette rossonero alla BoboTV:

Milan Leao Cassano
Rafael Leao

“Leao non è devastante. Ho avuto la fortuna di giocare con calciatori che realmente lo erano a differenza sua. Gente come Kakà faceva la differenza anche in partite pesanti, lui contro il Napoli in Champions oltre a due sgasate non ha fatto nulla. Un altro che ricordo è Ronaldinho al Barcellona, che dalla sinistra faceva gol e assist non appena riceveva il pallone. Se Leao vuole dimostrare di essere un fenomeno deve fare anche lui così”.

“In 5 anni al Milan Leao ha fatto 34 gol. Con questi numeri, se avesse giocato nel Milan di Nesta e Maldini lo avrebbero attaccato al muro. Ho l’impressione che lo si voglia far passare come un fuoriclasse nonostante abbia fatto 4 mesi buoni in 5 anni. A me non piace”.

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