Svolta San Siro, l’impianto è intoccabile: come cambiano i piani del Milan

Svolta inattesa nel caso San Siro, con la telenovela nuovo stadio di Milano giunta ad un punto abbastanza di clamore. Secondo le ultime notizie infatti, Milan ed Inter non dovranno attendere il 2025 per conoscere il proprio destino, bensì qualche settimana.

caso San Siro nuovo stadio Milan
Esterno stadio San Siro

Stando a quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport infatti, l’impianto storico resterà saldamente in piedi sulle proprie fondamenta a meno di clamorosi ribaltoni. Il tutto, grazie ad un particolare quanto efficace vincolo inerente al secondo anello della “Scala del calcio“.

Caso San Siro, vincolo sul secondo anello impedisce la demolizione

Un risvolto inaspettato si è insidiato all’interno della telenovela San Siro. Il quotidiano rosa riporta infatti che le storiche rampe del secondo anello del Meazza avrebbero salvato l’impianto dalla demolizione. La struttura risalente al 1955, alla luce del vincolo storico secondo la legge che si applica ai beni di dominio pubblico, è pressoché intoccabile.

San Siro resterà dunque al suo posto con Milan ed Inter chiamate nuovamente a colloquio con il sindaco Beppe Sala e con la sovraintendente Emanuela Carpani, già incontrata a maggio e ad oggi disposta ad assecondare le richieste dei due club. In particolare, rossoneri e nerazzurri dovranno decidere se incentrare il progetto “Cattedrale moderna” su di un restyling di San Siro oppure proseguire su strade parallele.

Caso San Siro, le idee di Cardinale

La fetta più romantica di tifo in quel di Milano ha dunque tirato un sospiro di sollievo apprendendo le ultime news. Ora c’è però da capire quali saranno le scelte di Milan ed Inter in merito, visto che l’opzione ammodernamento dello stadio senza toccare il secondo anello appare complicata. San Siro è destinato a rimanere intatto ed utilizzabile anche per eventi extra-calcio, ma le idee di rossoneri e nerazzurri sono sempre più incentrate verso lo stadio di proprietà.

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Gerry Cardinale

Gerry Cardinale appare infatti inflessibile in merito alla costruzione di un impianto in stile “Cattedrale“, a causa dello scarso feeling stabilito con la proprietà Inter inerente al Meazza. L’ipotesi La Maura come terreno del nuovo stadio è però attualmente in stallo a causa di divergenze politiche e ambientali, con il Milan costretto a guardarsi intorno. L’area metropolitana di Milano resterebbe la preferita del club, ma tengono banco le opzioni Sesto San Giovanni, San Donato e Rozzano-Assago.

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