“Mi dona meglio il nerazzurro”, De Ketelaere manda la frecciatina al Milan!

Arriva la frecciatina di Charles De Ketelaere all’indirizzo del Milan. Il fantasista belga è sicuro su di che colore sarà il suo futuro.

Dopo una stagione passata in completa ombra con la maglia del Milan, tra critiche e mugugni, Charles De Ketelaere sta tornando a dimostrare il suo reale potenziale con la maglia dell’Atalanta. Sotto la guida di Gian Piero Gasperini, il trequartista belga sembra aver ritrovato sorriso e fiducia nelle proprie qualità. In poco tempo, il calciatore classe 2001 è diventato un punto fermo della squadra bergamasca, mettendo a tacere i troppi commenti negativi arrivati nella sua precedente stagione al Milan.

Il prestito all’Atalanta, ha permesso a Charles De Ketelaere di mostrare al campionato di Serie A il suo enorme bagaglio calcistico, ripagando a pieno la fiducia che la società bergamasca ha riposto in lui. In pochi mesi, il giovane trequartista di Brugge si è calato nell’ambiente atalantino, prendendosi di diritto un posto nella formazione titolare di Gian Piero Gasperini. Charles De Ketelaere è uno dei perni portanti dell’attacco nerazzurro, e lo confermano i numeri raccolti sin qui. In questi primi mesi con l’Atalanta, il belga ha collezionato 24 presenze, 7 gol e 5 assist. Numeri ben diversi da quelli raccolti al Milan nella passata stagione.

De Ketelaere lancia una frecciatina al Milan

Charles De Ketelaere sta bene all’Atalanta. Con la maglia nerazzurra dei bergamaschi, il calciatore belga ha ritrovato quello che gli è mancato al Milan: spensieratezza, mentalità e fiuto del gol. L’Atalanta sembra aver cambiato la carriera di De Ketelaere, che con il club rossonero stava per prendere una piega tutt’altro che felice per il belga.

Il neroazzurro è un colore che piace al giovane belga, lo ha dichiarato lui stesso attraverso un’intervista rilasciata al quotidiano ‘La Gazzetta dello Sport’. Il trequartista dei bergamaschi non ha perso l’occasione per mandare una frecciatina bella e buona al Milan: “Nerazzurro? Tutti dicono che siano i colori che mi stanno meglio”.

Frecciatina di De Ketelaere al Milan
De Ketelaere manda una frecciatina al Milan – (LaPresse) SpazioMilan.it

Charles De Ketelaere si è raccontato, svelando il motivo che lo ha spinto a scegliere Bergamo e l’Atalanta: “Ci ho pensato un po’, certo: non era una scelta qualsiasi. Ma difficile no, perché tutti, a cominciare dal mister e dal direttore D’Amico, mi hanno fatto sentire subito e sempre la fiducia giusta. E poi vedere giocare l’Atalanta mi era sempre piaciuto. C’erano anche altre opzioni, ma non le ho mai considerate: o Milan, o Atalanta”.

Il belga ha poi continuato: “Se faccio una scelta, non sto lì a pensare: ‘E se sbaglio?’. Sono già sicuro che metterò tutto me stesso per farla essere giusta. Dopo le due vittorie contro il Milan non ho pensato ‘Non mi avete capito’, ma certo quando abbiamo battuto il Frosinone non ero così contento, questo sì. Non era una sensazione negativa, però so cos’è il Milan, dunque anche cosa significa batterlo”.

De Ketelaere non sembra affatto intenzionato a tornare al Milan una volta finita la stagione, con l’Atalanta disposta a riscattarlo. Il belga ha parlato anche del suo futuro: “È gennaio, c’è ancora tempo. Oggi penso solo che quel che accadrà non dipenderà soltanto da me e mi hanno insegnato che devo pensare solo alle cose che posso ‘controllare’: il prossimo allenamento, la prossima partita. E il fatto che sono molto contento di essere qui all’Atalanta”.

In seguito, De Ketelaere ha dichiarato: “Con i consigli tecnici e tattici di Gasperini ha fatto evolvere il mio modo di vedere il calcio. Mi ha detto subito: ‘In campo devi essere protagonista. Chi segna o fa un assist lo è di sicuro, ma puoi esserlo anche con un pressing fatto bene, giocando bene da attaccante’. Già al Bruges, dove giocavo in vari ruoli, sentivo di poterlo essere. Ora lo so: mi sento molto meglio così, da punta. Un gol è sicuramente meglio di un assist, ma non sono mai stato un calciatore che dice: ‘Preferisco perdere segnando due gol’. E ce ne sono, di attaccanti così”.

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