Cardinale tuona sulla stagione: “Non siamo soddisfatti”, poi sullo stadio

L’intervista al patron rossonero, tra conferme sul nuovo stadio e considerazioni sulla stagione in corso. Poi sul suo rapporto con Ibra.

L’attuale proprietario del Milan Gerry Cardinale ha rilasciato un’intervista nella quale si è lasciato andare a diverse considerazioni sulla stagione dei rossoneri, che al momento non si può definire alquanto soddisfacente. L’ultimo pareggio contro l’Atalanta ha infatti testimoniato come la situazione sia tutt’altro che semplice per i ragazzi di Stefano Pioli, che non hanno mai sfruttato l’occasione né di agguantare la Juventus al secondo posto, né di accorciare le distanze.

Così, il Milan, da che avrebbe potuto inserirsi di fatto nella lotta scudetto con bianconeri e nerazzurri, non ha colto la palla al balzo e si è accontentato di un timido terzo posto che inizia a vacillare. Uno splendido Bologna infatti insegue i rossoneri ed è ad una distanza minima di cinque punti, che significa poter approfittare dei tanti passi falsi che Il Diavolo può commettere.

A parlare della stagione del Milan è stato il patron Gerry Cardinale.

Cardinale: “Non siamo soddisfatti. Lo stadio si farà”

Durante il convegno The Business of Football 2024 organizzato dal Financial Times, Cardinale ha rilasciato una lunga intervista lasciandosi andare ad alcune considerazioni sul Milan. Queste le sue parole:

Finora sono stati lunghi 18 mesi. Mi sono detto che che non sarei entrato nel mondo del calcio ad armi spianate come fanno di solito gli americani, mi sono preso un anno per studiare e capire meglio il settore. Ho avuto il privilegio nella mia carriera di essere vicino alle migliori proprietà del mondo, negli sport USA ma anche al Liverpool. In questi 18 mesi abbiamo iniziato a mettere a posto i tasselli del puzzle del nostro investimento”.

Su Ibra: “Perché abbiamo scelto Zlatan? In Italia tutti vogliono sapere chi è e dov’è il presidente. Avere Ibrahimovic mi permette di essere a Milano anche dagli Usa, è il mio “sostituto” a Milano. Ha l’autorità di essere la mia voce parlando con staff e giocatori, ha una credibilità che nessun altro avrebbe avuto, ha un modo di parlare ai giocatori che vale come se parlasse la proprietà con loro”.

Io non voglio andare a parlare nello spogliatoio, va lui per me: i tifosi portano avanti la torcia a livello emozionale, ma io ho un lavoro da svolgere e non posso essere coinvolto emozionalmente allo stesso modo. Io voglio vincere più di ogni altro. C’è sempre qualcuno come Zlatan nelle squadre vincenti, qualcuno che ha l’urgenza di vincere, ma io non avrei la stessa credibilità di chi ha vinto. Ci troviamo bene, abbiamo una visione simile”.

Sulla stagione del Milan: “Da un punto di vista sportivo non siamo soddisfatti di non essere al primo posto, ma ci arriveremo. Se fai un passo indietro nella valutazione della squadra, considerando che si tratta di una squadra giovane, non stiamo facendo male, c’è ancora da crescere. Siamo però delusi dagli aspetti degli infortuni, non è possibile non poter utilizzare tutti i giocatori per cui abbiamo investito, è un altro degli elementi in cui dobbiamo migliorare”.

intervista Cardinale
Cardinale: “Non siamo soddisfatti, delusi dagli infortuni” (LaPresse – spaziomilan.it)

Sul nuovo stadio: “Lo stadio sarà costruito? Sì. Abbiamo fatto più progressi noi in 18 mesi che chiunque altro in Italia, stiamo cercando di creare non solo lo stadio ma un entertainment campus in stile americano. Milano sarebbe il posto perfetto e sarebbe positivo per Milano, l’Italia e la Serie A. Il mio obiettivo è creare una società per costruire lo stadio e poi utilizzarla per aiutare gli altri a club a costruire i loro stadi. Voglio aiutare la Serie A a crescere”.

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