Cessione Milan, problemi per Blue Skye? La decisione del Tribunale Civile

Vendita Milan, altri problemi in vista per Blue Skye? Il Tribunale di Milano respinge per la terza volta una vertenza.

Continua a far discutere la questione tra il fondo Elliott e gli ex soci di Blue Skye riguardante la cessione del Milan a RedBird. Secondo quanto riportato da Calcio e Finanza il Tribunale Civile di Milano avrebbe respinto ieri mattina giovedì 28 marzo la terza e ultima vertenza fatta dal gruppo d’investimento guidato da Cerchione e D’Avanzo. Adesso si passerà  alla prima udienza dell’accusa penale privata (chiamata “citation directe” in Lussemburgo) avviata da Elliott nei confronti di Blue Skye a settembre 2023. Il fondo statunitense ha accusato Blue Skye Financial Partners e i suoi rappresentanti di vari reati tra cui rientrano: il ricatto, l’estorsione e le false dichiarazioni fraudolente a sostegno delle sue azioni legali contro la vendita del Milan.

Si tratta dell’ennesima sconfitta, infatti l’AC Milan non ha avuto ragione in nessuna delle cause avviate in Lussemburgo. Elliott ha commentato come “frivoli e vessatori” gli 11 contenziosi avviati in Lussembrugo, Italia e USA da parte di Blue Skye. C&F inoltre aggiunge che “proprio da uno di questi esposti ha preso il via l’indagine della Procura di Milano sulla cessione del Milan“.

Vendita Milan: respinta la vertenza di Blue Skye

Stando a quanto emerge dagli atti, Elliott sostiene come Blue Skye abbia formulato accuse calunniose e diffamatorie al fine di ottenere concessioni superiori ai suoi diritti contrattuali configurando così i reati di ricatto ed estorsione. Seguendo la tesi del fondo capeggiato da Paul Singer, Blue Skye avrebbe depositato consapevolmente documenti fuorvianti avviando procedimenti con l’intento di ingannare i giudici lussemburghesi al fine di ottenere una decisione a suo favore.

Blue Sky: nuovi problemi
Nuovi problemi per Blue Sky (lapresse) spaziomilan.it

Dai documenti emergono inoltre accuse di violazioni dei doveri fiduciari nei confronti di Giovanni Caslini che in passato era nel board di Rossoneri Sport Investment, veicolo che controllava il Milan e il cui 100% era controllato a sua volta da Project Redblack, della quale il 4,27% era nelle mani di Blue Skye. Ma anche nei confronti dei managing partner di Blue Skye, Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo.

In totale sono ben 11 le cause cominciate in questi ultimi mesi da Blue Skye e che si sono divise tra Lussemburgo, Italia e Stati Uniti. Ed è stato proprio da uno di questi che ha dato poi il via alla Procura di Milano di iniziare l’indagine sulla cessione del Milan, che ha poi portato anche alle perquisizioni della Guardia di Finanza nella sede del club rossonero.

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