“Ero depresso”: Milan, la confessione del grande ex emoziona i tifosi

L’ex giocatore rossonero, che ha incantato con la maglia del Milan, è tornato a parlare della sua esperienza a Milano; le sue parole.

Uno dei giocatori più talentuosi e di qualità che il Milan abbia visto negli ultimi anni è sicuramente Adel Taarabt. Il centrocampista marocchino, al Milan nel 2014, ha fatto intravedere qualità fenomenali che però non sono state usate nel pieno del suo potenziale. Il trequartista marocchino nel Milan allenato da Pippo Inzaghi tuttavia non ha trovato ciò che voleva.

Intervistato a Gazzetta.it il giocatore è tornato a parlare della sua esperienza in rossonero del 2014, durata solo per sedici presenze. L’attuale giocatore dell’Al-Nasr dopo il Milan non ha mai trovato un club che lo facesse definitivamente consacrare passando quindi un’intera carriera al di sotto delle aspettative di tutti.

Il Milan poteva essere un trampolino di lancio ma quello del 2014 non era il miglior Milan degli ultimi anni. Ad affermarlo è proprio il giocatore stesso che esprime anche la sua opinione su quello che era il suo allenatore all’epoca: Pippo Inzaghi.

Taarabt e la stoccata al Milan

L’ex giocatore di Genoa e Tottenham, tra le altre, in una emozionante intervista a Gazzetta.it ha parlato della sua esperienza al Milan e della difficoltà nell’andare avanti dopo l’inaspettato addio in maglia rossonera, queste le sue parole sulla sua esperienza al Milan:

Taarabt, le parole dell'ex rossonero
Taarabt e la sua esperienza al Milan – Lapresse – Spaziomilan.it

I tifosi mi hanno amato e me lo dimostrano tutt’ora. Infatti ogni volta mi chiedono come mai Galliani non mi abbia riscattato. Non vorrei sembrare arrogante, ma in quei sei mesi sono stato di gran lunga il miglior giocatore della squadra e c’erano Balotelli, Kakà e Robinho. I tifosi lo sapevano, Seedorf mi voleva bene, io stavo da Dio. Dopo soli due mesi si parlò del riscatto, ma in estate cambiò tutto. Inzaghi disse ai piani alti di non voler puntare su di me perché preferiva Cerci. Lo rispetto, ma sentirmi dire una cosa del genere no. Ora tutti vedono che carriera sta avendo come allenatore. Suo fratello ha fatto bene, lui invece…

Così afferma Taarabt sulla discutibile scelta dell’allora tecnico Inzaghi e su quanto fosse un giocatore prezioso in quel periodo al Milan. Poi ammette la sua difficoltà nell’andare avanti dopo l’addio al Milan:

Ci ho messo 18 mesi a recuperare. Volevo mollare tutto. Immagina di indossare la maglia del Milan, giocare a San Siro, far sognare i tifosi e poi via, tutto finito. Quando sono tornato al Qpr, un club che amo e rispetto, ero svuotato. Nella mia testa era impossibile giocare lì.

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