Un Milan a due facce perde il derby. Brozovic e Lukaku per il successo nerazzurro

È il derby, una città divisa solo dai colori della maglia. Uno stadio tutto rossonero, una mossa a sorpresa di Giampaolo. È questo il derby: suoni atmosfera e concentrazione. Gli occhi del mondo sul rettangolo verde di San Siro.

PRIMO TEMPO:
Giampaolo parte con una sorpresa: Leao dal primo minuto. Grande attenzione tattica e prudenza nei primi minuti della stracittadina milanese. Ritmi molto bassi con schemi ben definiti e disegnati. Il primo brivido lo offre il Milan, con Rodriguez che al minuto 10 tenta un retropassaggio a Donnarumma intercettato da Martinez. Grosso rischio per i rossoneri. Cresce subito l’Inter che colpisce anche un palo dieci minuti più tardi, con un ottimo spunto di Sensi per Lautaro prima e D’Ambrosio poi. Seconda parata decisiva per il portiere rossonero che al palo dell’Inter scarica tutta l’adrenalina accumulata. Il Milan prova a rispondere e Giampaolo inverte Piatek con Suso per dare la scossa. Al minuto 23, il pallone finisce in rete dopo un contropiede del Milan da manuale. Gioco fermo per un braccio di Kessie: decisione arbitrale che mantiene in equilibrio la partita. Segna anche l’Inter ma, dopo un consulto VAR, l’arbitro ufficializza il fuorigioco di D’Ambrosio. Partita di botta e risposta, con le due squadre attente e protagoniste di una bella partita, divertente e dinamica. I rossoneri chiudono il primo tempo con diversi squilli in attacco ben studiati e organizzati: Piatek il protagonista. Il Pistolero al minuto 43 sfrutta un gioco di prestigio del compagno Leao che supera D’Ambrosio sulla fascia sinistra e crossa per il polacco che sbaglia però le misure. I numeri dicono Inter, il finale vede il Milan protagonista ma il primo tempo si chiude con un pareggio. La gara è ancora da scrivere.

SECONDO TEMPO:
Il 72% dei gol nei derby di Milano sono arrivati nella ripresa. L’Inter segna subito al minuto 49, sfruttando un calcio di punizione di Brozovic che Leao devia involontariamente in rete. Lautaro Martinez è in posizione di fuorigioco, ma l’arbitro – richiamato al VAR – giudica regolare la rete del vantaggio. Inter subito avanti dopo l’errore di marcatura dei rossoneri. Il Milan non smette di costruire, nonostante abbia subito il colpo a livello psicologico. Per l’Inter, ci riprova ancora una volta Brozovic che però trova Donnarumma. Paquetà prova ad accendere la luce, con il brasiliano che al minuto 64 recupera un pallone d’oro che serve a Piatek che non legge il passaggio. Giampaolo conferma e rinnova la fiducia a Leao che con tecnica, gamba e velocità crea la giusta imprevedibilità. Il giovane portoghese risponde presente anche quando le due squadre cominciando ad allungarsi. Il Milan non stacca comunque la spina, in attesa del prodotto finale del bel gioco, spesso scolastico ed orizzontale ma costante e instancabile.
L’Inter, dall’altra parte, lascia giocare il Milan e si chiude nella propria metà campo, pronto a ribaltare l’azione. Ci pensa Lukaku a chiudere il discorso al minuto 77, da prima punta vera raccoglie l’assist di Barella. Romagnoli non ci arriva, Donnarumma raccoglie il pallone in rete. Esecuzione perfetta dell’Inter. C’è spazio anche per la traversa di Politano, per l’Inter che trova coraggio dopo il raddoppio rinnovando il dominio sul campo da gioco. Il Milan perde il ritmo non si spegne del tutto, così come i rossoneri sugli spalti. La squadra di Conte gestisce con ordine e dominio, senza cali di attenzione e senza farsi prendere dall’entusiasmo. Il Milan si gode la progressione di Theo, provando a sfruttare gli inserimenti dalla panchina. Proprio Theo Hernandez colpisce un palo esterno dopo una lunga percussione sulla fascia sinistra. L’Inter chiude con un altro palo, colpito questa volta da Candreva. Nel secondo tempo il Milan si è spento con facilità, colpito dalla gestione impeccabile degli avversari. Il derby è nerazzurro.

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