Contro il Milan, grandi tutti: l’analisi

I numeri di questa stagione impongono delle riflessioni. Abbiamo già avuto modo nei giorni scorsi di analizzare gli inaspettati primati del Milan, riguardanti possesso palla e supremazia territoriale. Questi valori indicano che i rossoneri spesso ‘fanno la partita’, ciononostante le sconfitte sono già sei in dodici gare. Statistiche apparentemente stridenti e che invece ben si sposano con la nostra sterile gestione della palla. E’ chiaro che gli avversari accettano di buon grado lasciar l’iniziativa ad un Diavolo che punge poco, troppo poco.

Sono solo due le partite nelle quali i nostri portieri non son stati battuti, contro Genoa e Cagliari. In tutte le altre occasioni Abbiati o Amelia hanno regolarmente incassato reti. Interessante notare inoltre come in alcune circostanze non siano stati propriamente bomber a violare la nostra porta. Per intenderci, i vari Costa, Cigarini, Galloppa, Samuel, Aquilani, Borja Valero, messi assieme raggiungeranno a fatica la doppia cifra nel tabellino dei marcatori a fine stagione. La nostra fase difensiva rappresenta tutto tranne che una garanzia. I gol sono arrivati in diverse occasioni da calci piazzati o ripartenze facilmente concesse. Troppe volte infatti si è andati sotto col punteggio e ciò ha gioco forza favorito uno sbilanciamento della squadra, innescando contropiedi.

Soprattutto in assenza di Bojan si è notato un Milan lungo, spaccato in due. Lo spagnolo ha dimostrato di esser l’unico capace di accorciare la squadra. Il 4-2-3-1 è un modulo che non si distingue certo per esser uno schieramento che giovi all’equilibrio. E’ rilevante anche osservare come chi ci ha affrontato non è sembrato faticare quasi mai a contenerci. Squadre non costituite da fenomeni, hanno al contrario mostrato insospettabili capacità di palleggio, chiaramente agevolati dalla nostra difficoltà nell’occupare in modo corretto gli spazi.

Le tendenze segnalate preoccupano maggiormente se guardiamo ai prossimi impegni. Napoli e Juve incutono più paura di quanto non abbiano mai trasmesso negli ultimi vent’anni. Esorcizzare da subito questi timori potrebbe esser più utile che modificare qualsiasi accorgimento tecnico-tattico. Prendendo spunto dal Feng Shui: sgombriamo prima la mente dalle preoccupazioni.

Twitter: @fabryvilla84

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