Gattuso, il coro e la sentenza della vergogna

“Il Procuratore Federale, esaminati gli atti relativi alle espressioni offensive proferite da Gennaro Gattuso nei confronti di altro tesserato (Leonardo, ndr), al termine della gara Roma-Milan del 07 maggio 2011, ha deferito il calciatore alla Commissione Disciplinare Nazionale per violazione dell’articolo 1 del Codice di Giustizia Sportiva”. E’ questa la sentenza che Stefano Palazzi, procuratore federale, ha deciso di prendere nei confronti di Gennaro Gattuso, scagionando invece Ignazio Abate in quanto “non è possibile affermare la partecipazione del medesimo al predetto coro”.

Cosa comporta il deferimento di Gattuso? Il deferimento è una sanzione applicata a un giocatore che si rende protagonista di dichiarazioni o comportamenti giudicati antisportivi o irrispettosi, e può corrispondere ad un’ammenda pecuniaria o ad una squalifica. In questo caso però non si parla di ammende o di squalifiche, solo di deturpare l’immagine di un calciatore sempre ai limiti della lealtà sportiva e personale. Abbiamo bene in mente le immagini del testa-a-testa di Gattuso con Joe Jordan in occasione della partita di Champions League Milan-Totthenam: Rino si è preso la sua squalifica, ha chiesto scusa a testa bassa ed è tornato a casa. Lasciato in balia dei media inglesi e delle sue azioni, Gattuso ha vissuto così i mesi finali della stagione con quell’agonismo tipico dei guerrieri che non si arrendono mai, proprio come lui.

La sentenza emessa martedì risuona così come un ammonizione anche al Milan: trattamento tutt’altro che uguale ricevuto dall’Inter quando Marco Materazzi, in occasione della vittoria in un derby nel gennaio del 2010, indossò una “maschera carnevalesca con l’effige del Presidente del Consiglio dei Ministri, entrando sul terreno di gioco per festeggiare la vittoria con i compagni di squadra”. Fu solo questa la decisione finale del giudice sportivo, Gianpaolo Tosel, in merito all’accaduto, escludendo ogni responsabilità per l’Inter. Materazzi per la maschera anti-Berlusconi ricevette solo un’ammonizione disciplinare; Gattuso per il coro anti-Leonardo un deferimento sportivo. Due comportamenti uguali, due sentenze diverse.

La sentenza inoltre sanziona anche il Milan per responsabilità oggettiva. L’Inter, dalla questione Materazzi, ne uscì con una semplice dichiarazione, definendo la faccenda “una goliardata del nostro giocatore”. Esiste un Codice di Giustizia Sportiva e questo va fatto rispettare. Perchè se la legge deve essere uguale per tutti, tutti devono essere uguali davanti alla legge. Inter e Materazzi inclusi.

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