Lavagna tattica: il Bate di Goncharenko

La terza giornata, della fase a gironi di Champions League, vedrà il Milan ospitare il Bate Borisov. I bielorussi, incontrati lontani dalle mura amiche, possono sembrare una squadra materasso. Ma in Europa, è sempre meglio andare con i piedi di piombo. Goncharenko, nonostante la relativamente giovane età, guida la squadra da molti anni e adotterà un prudentissimo 4-5-1. Il Bate la metterà sicuramente sul piano della fisicità e dell’atleticità, cercando di fare massa in mezzo al campo e di ripartire il più velocemente possibile.

Il Milan, per evitare figuracce, dovrà allora ripetere la gara  disputata contro il Palermo. Bloccare le fasce e vincere la battaglia in mezzo al campo. Saranno queste le parole d’ordine. Sarebbe quindi bene che Allegri dimenticasse, sempre che mai ci abbia pensato, l’ipotesi di schierare un solo incontrista. Bisogna confermare il centrocampo, tra l’altro apparso in buona forma, visto sabato sera. Impiegare contemporaneamente Seedorf e Aquilani, nonostante quest’ultimo si sia comunque dimostrato anche in grado di interdire, seppur non costantemente, sarebbe un rischio. Sarà infatti d’obbligo impedire al Bate Borisov di impossessarsi della metà campo.

Dopodiché, con la presenza dei soliti due incontristi, più il trequartista con compiti di ripiegamento e di inserimento, la fase offensiva verrà da sè. I nostri bucanieri, se ben serviti, non avranno problemi a perforare una difesa forte fisicamente, ma ingenua tecnico tatticamente. Decisioni di Allegri, per quanto concerne il centrocampo, permettendo.

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