Passeggiata o no, il Milan c’è

Abbiamo vinto 2-0, va bene. Nel solo primo tempo abbiamo concluso con 14 tiri in porta, e va bene. In determinati momenti della gara in campo c’era la Scuola Calcio Milan, e va benissimo. Ma serve assolutamente più attenzione per tutti i 90′. Contro un modestissimo avversario, che ha mostrato tutti i suoi limiti sia in fase offensiva che in fase difensiva, stavamo per complicarci la vita noi stessi, con gran piacere dei bielurussi. Sono stati proprio errori individuali che, solo grazie a un grande Abbiati, hanno lasciato il risultato in cassaforte per i rossoneri.

Errori che, in campionato e in Champions League contro il Barçellona e nei prossimi turni, non potranno assolutamente essere commessi. Il primo, quello nel primo tempo, nasce tutto da un’ingenuità di Van Bommel: suona strano a dirlo, ma l’olandese pecca di inesperienza e va molle su un retropassaggio dove solo un monumentale Abbiati (il risultato era ancora sullo 0-0) tiene a bada le gioie del Bate Borisov. Il secondo è invece un misto di superficialità e rilassatezza della difesa rossonera che, dopo 30′ dall’inizio della ripresa, si lascia sorprendere: stavolta è Nesta e rivestire i panni del supereroe e salva la retroguardia rossonera. Ma non è finita qui: ripartenze da palle inattive a favore hanno dato il via a contropiedi ben sventati dalle mani di Abbiati, in serata di grazia. Erroracci che, in serate diverse e con avversari di tutt’altro calibro, sarebbero potuti costarci caro: più attenzione e meno spensieratezza in campo.

Dall’altra parte, se dietro abbiamo corso più di un rischio, davanti abbiamo battuto il nostro colpo. Triangolazioni, velocità, dinamismo, palle in profondità, giocate di prima: Ibrahimovic su tutti (autore del vantaggio al 33′), con un Boateng in grande spolvero e gli inserimenti di un Nocerino e un Aquilani, entrati a pieno negli schemi di Allegri, hanno dato sfogo a un grande calcio nella metà campo del Bate per tutta la partita. Con l’ingresso di Robinho poi, al posto di uno spento Cassano, si è aggiunta anche quella qualità che nel primo tempo, negli ultimi 20 metri, è mancata. Però davanti ci siamo, ogni azioni avevi la sensazione che potesse essere quella giusta e il 2-0 finale forse ci sta un po’ stretto. Note positive anche dagli esterni, Abate e soprattutto Taiwo, protagonisti di una partita di grande quantità. Sorpresa, come si diceva, soprattuto il francese che, dopo un inizio di campionato in chiaro-scuro, aveva bisogno di una buona prova per riconquistarsi San Siro.

Il Milan si ritrova così, dopo 3 giornate di Champions, in testa al girone H a parimerito con il Barcellona, avendo dalla sua parte il 2-2 del Camp Nou. Il prossimo appuntamento europeo adesso sarà il 1 novembre ancora con il Bate Borisov, stavolta in trasferta, per tenere il passo dei catalani e prepararsi alla sfida di San Siro magari con gli stessi punti. Dopo Palermo, è arrivata anche la conferma europea che mette entusiasmo al gruppo di Allegri: entusiasmo che domenica a Lecce non dovrà mancare, accompagnato, ovviamente, dai tre punti.

Impostazioni privacy