Lavagna tattica: la Lazio di Reja

Un incontro prestigioso, domani sera, attende i ragazzi. Faremo infatti visita alla Lazio. La compagine guidata dall’esperto Edy Reja si schiera con un 4-3-1-2 a trazione anteriore. I capitolini giocano infatti un calcio votato all’attacco.

Cercheranno di metterla sull’intensità, tentando di colpirci sia per vie centrali sia sulle fasce. In merito, anche gli interni di centrocampo effettueranno sovrapposizioni. Le punte sono solite essere servite tramite cross. Nonostante Klose possa fare salire da solo la squadra, infatti, i biancocelesti preferiscono attaccare in modo manovrato. Gioco bello a vedersi, ma non sempre efficace.

Allargandosi troppo gli incontristi, nonostante il trequartista ripieghi, il play rischia di trovarsi troppo isolato. E, così facendo, rischiano di essere perforati in contropiede. Anche i terzini prediligono infatti la fase di spinta alla fase difensiva. Peccato che, in questo modo, il dispendio energetico sia enorme. Noi non dovremo allora cercare di imitare il loro stile di gioco. Dovremo rimanere coperti, sperando che Allegri vari la cortina di ferro, e aspettare gli errori di sbilanciamento laziali. Questi, sicuramente, non tarderanno ad arrivare.

Per coprire a dovere l’out di sinistra, sarebbe bene che giocasse uno tra Mesbah e Zambrotta. E là davanti, piuttosto di Seedorf e di Emanuelson, meglio un frizzante tridente composto da El Shaarawy, Ibrahimovic e Robinho. In ogni caso, lasciando la Lazio numerose falle in mezzo al campo, bisognerebbe(e bisognerà) colpirli e affondarli. L’importante è che il Milan non si sbottoni e che i tre incontristi agiscano in simbiosi.

Una volta recuperata la sfera, palla lunga per il terribile Ibra o ripartenza fulminea e fulminante. La vittoria, salvo leggerezze, non dovrebbe sfuggirci. Se giocassimo come sappiamo fare, coperti e pragmatici, i tre punti potrebbero essere facilmente nostri. Attenderli e ripartire velocemente. Questi dovranno essere i nostri dogmi.

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