Un primo tempo così così, un secondo tempo da “si fa così”. Il Milan stacca il biglietto valido per gli ottavi di finale e lo fa con una prova convincente che conferma quanto di buono mostrato sabato scorso a Napoli. El Shaarawy continua la sua ascesa all’Olimpo, mostrando gesti tecnici da repertorio da proiettare nelle scuole calcio. Voto alto, molto alto, per il Faraone perchè non solo è in grado di segnare, ma anche di mandare a segno: Pato ringrazia e insacca un gol che lo libera sempre più da fantasmi che lo hanno perseguitato nella sua giovane carriera.
Era entrato bene in partita il papero, si vedeva che aveva voglia di convincere Allegri che la scelta di lasciarlo in panchina non è la migliore, ma il fallaccio subito a freddo, lo ha evidentemente bloccato, rievocando quei vecchi infidi fantasmi. Speriamo che questo gol possa liberarlo ulteriormente e convincerlo che ora può tornare a giocare con la quinta marcia ingranata.
È un Milan che cresce nello spirito, nel gioco corale, ma anche nei singoli. Mexes disputa una gara pulita in difesa e stupefacente in attacco. Segna un gol che gli varrebbe un oscar per l’interpretazione del ruolo di eurobomber: rovesciata dal limite dell’area a disegnare un arcobaleno che si infila all’incrocio. Robe da matti.
Galliani, a fine partite, stringe forte forte Allegri fra le braccia quasi a dirgli “ti ho difeso Max, sempre, grazie di avermi portato agli ottavi”. Galliani ringrazia, Berlusconi lo stesso. Ora, qualificati da secondi, i dirigenti dovranno essere bravi a inserire i giocatori giusti nel mercato di gennaio. Facile pensare che agli ottavi capiti una squadra più forte rispetto a quelle sin qui incontrate. La squadra va rinforzata, in difesa, in attacco e anche a metá campo. Del resto, Berlusconi l’ha detto chiaro: “Sono tornato proprio per questo”. Il primo esame, intanto, è superato.
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