La linea young non ammette sogni, ma… uno strappo alla regola?

F. Villa - Collaboratore SpazioMilan.it
F. Villa – Collaboratore SpazioMilan.it

Ad oggi il mercato rossonero non registra nulla di concreto alla voce ‘entrate’. Chiacchiere e indiscrezioni continuano ad esser predominanti, così lo spazio per eventuali grandi manovre, si stringe giorno dopo giorno. In queste settimane la dirigenza ha intrattenuto i media dileneando l’identikit degli obiettivi del ciclo che sarà, nel vano tentativo di colmare la lacuna comuicativa dei mesi estivi. Al lato pratico, con le dovute proporzioni, resta più che mai vivo il rischio di ricreare l’effetto del mancato arrivo di Mister X, con annessa delusione che a cascata travolgerebbe ancora una volta tutto l’ambiente. Ciò detto, in tutta franchezza, quale squadra al mondo non vorrebbe assicurarsi giocatori giovani, di prospettiva, con la testa sulle spalle, con ingaggi bassi e possibilmente con contratti in scadenza?

La realtà è che i parametri del ‘talentino superprofessionista‘ stanno creando un immobilismo pericoloso in questo mercato invernale. Le partite con Siena, Juventus e Sampdoria, hanno palesato una volta di più i difetti in primis tecnici di questo Milan. Passaggi facili sbagliati, controlli di palla approssimativi, calci da fermo battuti senza efficacia e senza convinzione. Queste carenze indispongono non poco i tifosi, soprattutto nelle gare casalinghe.

In questo contesto di calcio giocato, a tratti desolante di inizio 2013, pare sia spuntata una nobile autocandidatura: Sir David Beckham. Sì proprio Becks, colui che negli ultimi mesi dopo l’addio ai Los Angeles Galaxy pare abbia ricevuto offerte economicamente importanti da tutto il pianeta. Club, cinesi, australiani, mediorientali, russi, fino ad arrivare a West Ham, Monaco e immancabilmente al PSG, si dice abbiano messo sul piatto super contratti ad personam solo per lo Spice Boy.

A discapito di tutte queste allettanti sirene, proprio nella giornata di ieri è arrivata l’attendibile conferma di Gianluca Di Marzio riguardante concreti contatti tra Adriano Galliani e lo stesso David, precisando però che al momento in via Turati sarebbero intenzionati a non riaccogliere Beckham in rossonero, innanzitutto per questioni anagrafiche, i 37enni non vanno più di moda a Milanello. Ma siamo così sicuri di non voler applicare nemmeno un’eccezione ai nuovi diktat societari? Sicuri di voler fare a meno di un giocatore di carisma, in campo e fuori, in una stagione così delicata? Se David è troppo “in là”, da ieri notte l’acquolina sta riportando i tifosi rossoneri a fasti mitici. Un sogno che ha un nome e un cognome ben preciso: Ricardo Kakà.

Twitter: @fabryvilla84

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