Addii e rinnovi, la vera gioia del mercato rossonero

Arianna Sironi è nello staff di SpazioMilan.it dalla sua nascita, l’8 marzo 2011, ed è una delle prime firme del sito. Ha condotto con il vicedirettore Daniele Mariani “Milan Time”, un’ora di notizie rossonere nel pomeridiano di Radio Milan Inter (96.1 FM e canale 288 del DTT).

In un mercato che ad oggi ha visto l’arrivo di Rodrigo Ely, Verdi, Bacca, Bertolacci e, nelle prossime ore, Josè Mauri, a far gioire i tifosi sono soprattutto uscite e rinnovi. Con la consapevolezza di avere una forza economica (finalmente) importante, Galliani si è liberato di diversi giocatori a parametro zero che non facevano più parte del progetto: Pazzini, Bonera e Muntari (il ghanese ha rescisso il contratto un anno prima della sua scadenza). Con la cessione di Rami al Siviglia e i lavori in corso per dire addio anche a Nocerino, Albertazzi e Zaccardo, il Milan esegue gli ordini del sergente Sinisa che ha chiesto una rosa con al massimo 25 giocatori.

Se per Giampaolo Pazzini la questione è stata di un miglioramento verso profili europei, gli addii di Bonera e Muntari sono stati vissuti come una vera e propria liberazione. L’ex “senatore”, a Milanello da più di 10 anni, non è quasi mai riuscito ad essere una sicurezza in difesa. Qualche dubbio anche sulla sua reale importanza all’interno dello spogliatoio è venuto, soprattutto dopo il litigio con Amelia di due stagioni fa. Visti anche i suoi 34 anni, giusto non rinnovare e innovare. Di Sulley Muntari invece, verranno ricordati la mano sul cuore durante la sostituzione in un derby e, soprattutto, il gol-non gol contro la Juventus che decretò la fine dei successi rossoneri e l’inizio del ciclo juventino. Poco altro, in particolare dopo l’ultima annata dove aveva deciso di auto escludersi per via degli screzi con Inzaghi. Professionista a chi?

De Jong e Abbiati invece il rinnovo se lo sono guadagnato sul campo. Il primo, nonostante qualche dubbio, ha deciso di credere nel nuovo progetto per iniziare a vincere davvero. Abbiati resterà come ormai unico senatore, a guida dello spogliatoio e “stimolo” per Diego Lopez. Mi lascia perplessa invece la questione Mexes, che potrebbe rinnovare la prossima settimana, non tanto per una questione tecnica ma più da un lato caratteriale. “Fumantino”, il francese non lo vedo bene con Mihajlovic. Per il Milan del futuro invece, altri due anni per M’Baye Niang e Gabriel. Giusto così, il lavoro (fatto bene), paga.

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