Sempre in campo e spesso decisivo, adesso Montella spera che Suso faccia il leader

Complicato cercare un trascinatore in grado di tirar fuori il Milan dalla delicatissima situazione in cui si è infilato. Dalla Roma, a cavallo del nuovo anno (e della vittoria in Supercoppa), i rossoneri hanno fatto troppo poco per confermare di essere una delle rivelazioni della stagione. Montella, in passato, uscì allo scoperto parlando di Europa League come obiettivo minimo, senza disdegnare l’impresa di raggiungere la Champions, tempo fa nel mirino almeno a livello di classifica.

Adesso l’allenatore ha pensieri ben diversi nella testa, probabilmente il primo a sperare che qualche giocatore inverta la tendenza e faccia la differenza rilanciando la squadra; a maggior ragione dopo l’assenza di Bonaventura. Così diventa Suso, scrive Tuttosport, l’elemento più importante dello scacchiere. Lo dimostrano i numeri: quello che serve più assist (sette in totale, nelle 3 competizioni), il milanista di movimento più usato (2085’ in campo), il più coinvolto nel gioco offensivo con 121 attacchi. Ed è anche quello che calcia di più in porta, 42 tentativi, mentre come gol si trova alle spalle di Bacca. Lo spagnolo, come i compagni, ha accusato un calo di lucidità: probabilmente aveva bisogno di un po’ di riposo, ma i tanti impegni ravvicinati lo hanno obbligato agli straordinari. Ora, però, potrà recuperare la forma migliore.

Sarà il primo a doversi abituare ai due nuovi arrivati sugli esterni, dopo l’addio di Niang e il ko di Jack. Con Deulofeu c’è già amicizia e intesa, con Ocampos ovviamente no: da loro dipenderanno molte delle sorti del Diavolo. Deve dare l’esempio, insomma, cercando di aiutare l’Aeroplanino e il Milan, piombato nella sfortuna.

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