Ripartire da Romagnoli per costruirci un futuro. Alessio non si tocca

Sono ancora giorni concitati per il Milan che si ritrova a non poter programmare o pensare al proprio futuro prima di una sentenza della Uefa che potrà far luce su quello che avverrà nei prossimi mesi. C’è chi ci dà già fuori dalle Coppe Europee, chi parla di aumenti di capitale che stanno arrivando e chi, invece, è pronto a scommettere sul fondo americano Elliott che interverrà in prima persona per prendersi definitivamente il Milan e cercare nuovi acquirenti. In tutto questo marasma inquietante i tifosi rossoneri non hanno nemmeno avuto la possibilità di ascoltare alcuna parola dell’attuale Presidente Yanghong Li che non ha ritenuto ancora opportuno parlare per chiarire la situazione. E così, mentre i tifosi di altre squadre parlano di Carletto Ancelotti nuovo allenatore, dei nuovi acquisti Marcado e Coric o di un possibile scambio incredibile Higuain più soldi per Icardi, quelli rossoneri sono costretti a restare in trepidante attesa per una decisione che potrebbe lasciare una macchia indelebile sul presente e sul futuro del Diavolo e a fingersi esperti di finanza ed economia. Brutti tempi di certo, soprattutto per i milanisti della mia generazione che, fino a qualche anno fa, erano abituati a vantarsi davanti ai propri amici per successi e trofei stagionali e a sognare sotto l’ombrellone questo o quell’altro grande acquisto.

Forse sarò un inguaribile romantico e di certo l’ottimismo non mi manca, ma nella speranza che tutto si risolva per il meglio, continuo a preferire parlare di calcio, di mercato in entrata e in uscita e della costruzione del Milan che verrà. Il calciomercato è già entrato nella sua fase calda che diventerà caldissima a giorni e una delle paure dei tifosi rossoneri, oltre ad una possibile esclusione dall’Europa League, è senza ombra di dubbio quella di vedere una squadra smantellata con la perdita dei migliori interpreti. Di Suso e Donnarumma si parla da un po’, ma il rischio di un fuggi fuggi generale senza Europa c’è ed è concreto. Cosa che il Milan ovviamente non può assolutamente permettersi. Dovendo fare una graduatoria di perdite più pesanti in ruoli chiave, di certo il Milan che verrà non può prescindere dalla coppia difensiva Bonucci-Romagnoli.

Nella fase centrale e cruciale della stagione, infatti, Gattuso aveva trovato la quadratura del cerchio, facendo soprattutto leva sulla sua coppia centrale di difesa. La squadra non prendeva più gol, Bonucci si era ritrovato ed aveva cominciato a comportarsi da leader e capitano e Romagnoli sembrava finalmente aver raggiunto quella maturità necessaria per imporsi e mostrare totalmente le sue enormi potenzialità. Non a caso, il nuovo corso azzurro targato Roberto Mancini, sembra fondarsi sui due centrali rossoneri. In questi giorni, però, si parla spesso di un possibile interesse della Juventus per il centrale romano. La Juve che da anni cannibalizza il mercato italiano, andando a prendere i migliori interpreti delle squadre avversarie, da Pjanic passando per Higuain, sembra aver messo gli occhi su Romagnoli e, la paura di vedere il 13 rossonero in maglia bianconera, potrebbe trasformarsi in amara realtà. Ancora è presto per dirlo, ma il prossimo Milan non può assolutamente prescindere da Alessio Romagnoli che per età e margini di crescita rappresenta senza ombra di dubbio uno dei migliori interpreti di quel ruolo in tutta Europa.

Perdere Romagnoli sarebbe molto più che perdere un semplice giocatore. Senza dubbio parliamo del miglior acquisto dell’ultima fase della gestione Galliani e di un calciatore che non ha prezzo. In questo complicato periodo storico non è facile trovare centrali difensivi affidabili, tecnici e di prospettiva e chi li ha in casa difficilmente li lascia partire. La coppia Bonucci-Romagnoli, che sicuramente vedremo spesso anche in Nazionale, è la base per costruire qualcosa di importante, dà la possibilità alla squadra di far partire tante azioni dalla propria aerea di rigore, toglie responsabilità gravose al centrocampo e può infondere tanta sicurezza a tutta la squadra. Proprio come la Juve della BBBC, il Milan deve cercare di resistere a tutti gli attacchi per i suoi centrali difensivi, Uefa permettendo, e di costruirsi un futuro per almeno i prossimi 4-5 anni partendo dai due difensori azzurri.

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