Gazidis: “Quinto posto obbligatorio” – ma senza Champions sarà rivoluzione, Milan senza un leader, quattro finali per la quarta piazza

Ivan Gazidis, 48 ore fa, poco prima dell’allenamento in preparazione alla sfida contro il Bologna, ha parlato, come già sottolineato (qui), del momento di crisi rossonera, risaltando alcuni aspetti che hanno fatto storcere il naso a qualche tifoso rossonero: “La Champions è vitale per le decisioni UEFA, ma il quinto posto in caso contrario sarebbe un ottimo premio di consolazione per onorare quantomeno la maglia e salvare la stagione” – parole a dir poco in contrasto e senza un vero senso logico. La qualificazione alla massima competizione europea è fondamentale ma non bisogna aggrapparsi a nient’altro. La quinta posizione, dopo il bel cammino fatto sino al derby, sarebbe un fallimento.

SFOLTIMENTO DELLA ROSA

Nel caso i rossoneri non dovessero ottenere il fatidico quarto posto e dunque la fase a gironi della Champions League, la società farebbe quasi certamente una rivoluzione totale della rosa, per risanare il bilancio per il Fair Play Finanziario: oltre ai vari esuberi come Montolivo, Bertolacci e José Mauri, i vari Suso, Kessie, Calhanoglu, Rodriguez e Donnarumma potrebbero con ogni probabilità lasciare Milanello. Inoltre, il riscatto di Bakayoko parrebbe oltretutto assai difficile.

SENZA UN LEADER

La sconfitta contro il Torino di Mazzarri ha evidenziato, purtroppo, una terribile quanto preoccupante verità: il Milan non ha un vero e proprio leader. L’espulsione ingenua di Alessio Romagnoli contro i granata ha fatto scaturire diverse perplessità nel mondo rossonero. Il Diavolo dopo aver perso gioco e mentalità nei suoi giocatori, è stato addirittura tradito dal suo umile capitano. Serve cambiare tendenza al più presto possibile e ritrovare quel coraggio che fino a un mese fa aveva fatto “ubriacare” ogni avversario di Serie A.

CORSA CHAMPIONS

Il quarto posto, osservando il calendario della quart’ultima giornata di campionato, non sarebbe per nulla un’utopia. I rossoneri sono obbligati a battere i felsinei a San Siro, quest’ultimi ormai tranquilli anche se non aritmeticamente salvi. Roma, Torino e Atalanta saranno impegnate su tre fronti decisamente ostici: i primi se la vedranno con il Genoa, in piena lotta per non retrocedere; il Torino sarà ospite allo Stadium dalla Juventus, non di certo una passeggiata e gli orobici dovranno sfidare all’Olimpico la Lazio, avversaria anche della finale di Coppa Italia.

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