A Verona non solo il passaggio di testimoni. Varia anche il modulo?

DA BOBAN A REBIC – Entrambi croati, entrambi destinati a vestire la maglia rossonera. E non solo. Una piccola curiosità la rivela la prossima gara del Milan contro il Verona. Il confronto tra i milanesi ed i veneti è di fatto l’ultima partita giocata da Zvonimir Boban con i rossoneri, disputatasi il 29 Aprile del 2001 e conclusasi 1-0 in favore del Milan. Scherzo del destino, contro la stessa squadra esordirà il neo acquisto Ante Rebic, connazionale proprio di Boban. Un legame che va ben oltre la semplice comune origine: l’attuale dirigente del club di Via Aldo Rossi ha svolto un ruolo importante prima e dopo l’approdo dell’ex Eintracht in rossonero. “Boban è la prima persona con cui ho parlato, mi ha dato consigli ed è importante”, ha commentato il giocatore. D’altro canto, c’è molta stima verso il calciatore: “Ha tanto carattere e tanta forza. Sa fare ruoli diversi ed ha dimostrato di poter giocare ai massimi livelli. È un ragazzo serio, cresciuto tanto anche tecnicamente. Siamo felici che sia con noi”, ha dichiarato Boban. Ed è proprio così, attorno a Rebic ci sono molte aspettative visti i buoni risultati con la sua ex squadra tedesca e gli ottimi contributi forniti alla nazionale, soprattutto in occasione del mondiale.

LA POSIZIONE – Durante il Rebic-day i giornalisti, successivamente a molte domande su Giampaolo, la concorrenza in attacco ed il recente interesse dell’Inter, si sono soffermati sulla possibile posizione del croato nel reparto avanzato rossonero. La risposta fornisce anche degli spunti per un’ipotesi di futuro modulo di Giampaolo. “Nella mia squadra precedentemente giocavamo con tre attaccanti diversi dove ognuno aveva il suo ruolo e credo che anche qui sarà così. 4-3-3? Ero abituato al modulo anche se non sempre ho giocato in questa posizione, ma come seconda punta. Dipenderà da cosa vuole l’allenatore” ha commentato Rebic. Questo dimostra come si tratti di una pedina molto importante per Giampaolo in relazione al partner di Piatek. Ante ha già agito in quella zona a differenza degli attuali interpreti del ruolo e ne conosce bene i movimenti. L’allenatore avrebbe perciò libertà di schierarlo nel suo 4-3-1-2 e si potrebbe presumere che sia la soluzione migliore. Ma non è così. Ad un’altra domanda il croato afferma che il suo ruolo ideale è esterno sinistro. Questo potrebbe perciò essere un assist per il cambio di modulo con un 4-3-3, come l’allenatore spesso meditava. L’arrivo di Rebic potrebbe rappresentare dunque il definitivo accantonamento del modulo di Giampaolo per tornare alle vecchie origini e provare a fare il salto di qualità. Il giocatore scalpita e chissà, forse lo vedremo iniziare la sua avventura proprio dove si è conclusa quella del connazionale Boban.

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