Immobile-Correa, Milan al tappeto: la Lazio vince a San Siro dopo trent’anni

Il Milan non riesce a trovare continuità, e, dopo la vittoria infrasettimanale contro la SPAL, cade a San Siro per mano della Lazio col punteggio finale di 1-2. Pioli, ex della gara, deve rinunciare agli infortunati Musacchio e Suso ed al loro posto schiera Calabria – Duarte torna al centro – e Castillejo, preferito a Rebic e Leao. Per scelta tattica, invece, Franck Kessie va in panchina ed al suo posto c’è Krunic. Inzaghi risponde con l’undici-tipo, con Bastos preferito a Luiz Felipe nel terzetto difensivo.

PRIMO TEMPO – Al quarto minuto prima insidia nell’area biancoceleste, con un cross velenoso di Calhanoglu che attraversa tutta l’area senza che nessuno riesca ad intervenire. Un minuto dopo, Paquetà perde un pallone sanguinoso e lancia la ripartenza della Lazio, che libera al tiro Immobile, il quale trova la risposta attenta di Donnarumma. Al minuto 7, è Strakosha a compiere un errore in disimpegno, con la palla che arriva a Castillejo: lo spagnolo lancia in profondità Piatek, il cui diagonale viene deviato in angolo da Acerbi. Al quarto d’ora, interessante punizione per il Milan dai 25 metri: alla battuta va Calhanoglu, che calcia sul palo di Strakosha non centrando però lo specchio. Al 21° clamorosa occasione capitata sui piedi di Paquetà, che davanti a Strakosha colpisce debolmente tra le braccia del portiere albanese. Sul ribaltamento di fronte, Luis Alberto serve Immobile che calcia a giro sul secondo palo centrando in pieno la traversa. La partita si accende: gran lancio di Calhanoglu ad aprire il campo su Castillejo, lo spagnolo si accentra e calcia sul primo palo, trovando la deviazione in angolo di Strakosha. Al 25° si blocca la gara, a favore degli ospiti: Lazzari va via sulla destra e mette in mezzo, Immobile brucia Duarte e con una grande girata di testa porta in vantaggio i suoi. Il Milan non si dà per vinto e tra minuti dopo trova il pareggio: cross di Hernandez, Piatek ci arriva con la punta e – complice una netta deviazione di Bastos – beffa Strakosha. Al minuto 35, primo cambio forzato per Pioli: Castillejo, uno dei migliori dei suoi, avverte un problema muscolare e lascia il posto a Rebic. Il croato entra subito bene in campo: su cross di Bennacer, impatta di testa da ottima posizione mandando però a lato. A cinque dalla fine del primo tempo, Milan a centimetri dal sorpasso: Calhanoglu batte un angolo direttamente verso la porta, è bravissimo Strakosha a respingere la palla sulla linea. Non ci sono altre occasioni degne di nota in un primo tempo decisamente vivace e con tante chances da una parte e dall’altra che si chiude sull’1-1.

SECONDO TEMPO – Anche la seconda frazione inizia con ritmi abbastanza, elevati: la prima conclusione è di Hernandez, il cui sinistro termina però alto. Al 51° prima ammonizione tra le fila rossonere, per Duarte che ferma fallosamente Luis Alberto, seguita pochi minuti dopo da una per Krunic. Nel mezzo, il cambio di Pioli a trazione assolutamente offensiva: dentro Leao per Paquetà, con Calhanoglu che scala nel ruolo di mezz’ala e tridente pesante composto dal portoghese, da Piatek e da Rebic. A cavallo dell’ora di gioco, il Milan ci prova prima con Romagnoli – che di testa manda alto – e poi con Piatek, che col sinistro colpisce solo l’esterno della rete. Nonostante Inzaghi si giochi la doppia carta Parolo-Caicedo in luogo di Milinkovic-Savic e Immobile, è il Milan ad avere maggiormente la proiezione in avanti: al minuto 67 gran botta di Calhanoglu dai trenta metri, con Strakosha che respinge di pugno. Al minuto 75, Lazio pericolosa con Lazzari che imbuca per Luis Alberto sul cui tiro-cross è abile Donnarumma ad opporsi coi piedi. Sul corner seguente, Donnarumma esce male, con la palla che arriva ad Acerbi: la girata dell’ex viene alzata ancora in angolo dall’estremo difensore rossonero. Ad otto punti dalla fine, ultimo cambio forzato per Inzaghi, che perde Caicedo per un problema ad una spalla ed inserisce Cataldi: Correa terminale offensivo con Luis Alberto a sostegno. Sono proprio i due a combinare il nuovo vantaggio laziale al minuto 84: in ripartenza, lo spagnolo lancia in profondità l’argentino, che davanti a Donnarumma non sbaglia. La mazzata subita spegne definitivamente il Milan, che nei successivi undici minuti – recupero compreso – non riesce a creare alcuna occasione dalle parti di di Strakosha, consegnando alla Lazio i tre punti che le permettono di sfatare un tabù che durava trent’anni.

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